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Il secondo anno alla scuola di magia è terminato e ancora una volta Harry Potter è costretto a passare le vacanze estive a casa dei terribili zii Petunia e Vernon Dursley. Dopo aver effettuato un incantesimo ai danni della prepotente zia Marge, sorella dello zio Vernon, il giovane mago decide di fuggire per non subire l'inevitabile punizione. A bordo dell'autobus Nottetempo, Harry raggiunge il Paiolo Magico, il pub che nasconde l'ingresso segreto per Diagon Alley, dove incontra Cornelius Caramell, il Ministro della Magia, che anziché punirlo per aver usato la magia al di fuori di Hogwarts gli consiglia, misteriosamente, di rimandare il suo rientro a scuola. Ben presto Harry scopre che un pericoloso mago, Sirus Black, è scappato dalla prigione per maghi di Azkaban e che questi è diretto alla scuola di magia per uccidere proprio lui... |
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Terzo film tratto dal romanzo campione di incassi della Rowling. E sicuramente il più riuscito. Già questo di per sé è un successo, considerata la celebre 'legge di Murphy' del cinema, secondo la quale i seguiti dei blockbuster-film sono sempre inferiori in quanto a forma e sostanza rispetto ai loro predecessori. Cuaròn invece ci sorprende con un film dalle atmosfere dark conturbanti, dove si respira la magia per tutte le due ore di proiezione, evitando di perdersi in inutili particolarismi e sottostorie insignificanti come nei due film precedenti di Columbus, preoccupato forse di ricevere critiche dai neofiti di Harry Potter, insofferenti verso qualsiasi libertà in tema di sceneggiatura. Ne “Il prigioniero di Azkaban” quello che si ricerca è la sola fedeltà spirituale al romanzo, non letterale. Ed è una scelta coraggiosa da apprezzare, soprattutto per i risultati ottenuti: un’esplosione continua di magia ed effetti speciali, una tensione costante che accompagna quell’equilibrio instabile che sembra non rompersi mai. Paesaggi ripresi da una macchina che si muove senza tregua, che mai si sofferma sul particolare, ma usa il grandangolo per permettere allo spettatore di perdersi dove la fantasia gli suggerisce. Da apprezzare le diverse interpretazioni anche questo ormai divenuto un cult-banco di prova per molti attori di “vecchia scuola”, la magia del maghetto ha contagiato anche loro.
Una curiosità, il film è stato vietato in gran Bretagna ai minori di 13 anni, scelta che ha fatto infuriare giustamente produttori e distributori , visto la tipologia di film allucinanti che quotidianamente vengono trasmessi in TV e spesso nelle sale. Addirittura si sussurra che anche il quarto della serie “Harry Potter e il calice di fuoco” sarà censurato nei paesi anglosassoni.
Bah, staremo a vedere. |
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Commenti del pubblico |
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Ultimi commenti e voti |
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si nota il cambio della regia
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Completamente d'accordo con diego93, rimane qualche perplessità sulla coerenza logica della parte con il viaggio nel tempo... va bene la magia, ma qualcosa non torna lo stesso...
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Al terzo episodio certe cose cambiano drasticamente: l'atmosfera rilassata e spensierata dei film di Columbus lascia il posto a un'aura perennemente oscura e cupa, accentuata da una fotografia che predilige i colori piu' scuri mentre l'ironia e' piu' macabra. Cuaron e' un visionario e se la cava con l'introduzione della componente horror, creando immagini e scene di grande suggestione (come sempre grazie a scenografie,costumi ed effetti) specie nella seconda parte, dove l'ombra e la notte prendono il sopravvento creando un'atmosfera dark notevole.Le nuove entrate Thompson, Thewlis e Oldman sono perfette.
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News sul film “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban” |
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Casa del Cinema: maratona Harry Potter ( 4 Gennaio 2008)
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Harry Potter Movie Marathon al Warner Village (28 Giugno 2007)
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