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Mi è piaciuto decisamente di più di before the sunset. In particolare, ho apprezzato la splendida fotografia, gli splendidi primi piani e la lunga scena del litigio finale. Linklater ha portato sullo schermo la vita e l'amore comuni, quelli di tutti i giorni e presenti in ogni famiglia. Gli argomenti di litigio sono quelli delle persone vere con i toni, spesso sconclusionati ed impulsivi, delle persone vere. È bellissimo scoprire cosa è successo a jesse nei nove anni trascorsi dall'ultimo film è come sono cambiati i protagonisti dal punto di vista anagrafico e fisico. Julie Delpy è, se possibile, ancora più brava che nei precedenti capitoli della trilogia.
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non mi ha entusiasmato. principalmente, credo, perché non ho visto i primi due, mentre la particolarità del progetto sta proprio nel seguire l'evolversi della storia in un tempo che trascorre per i suoi protagonisti come per noi, e poi Ethan Hawke non sono mai riuscita a trovarlo credibile fino in fondo e per qualche ragione mi suscita persino un lieve fastidio (e sì che qui ha contribuito con il regista e con la Delpy anche a scriverlo, il film). ma c'è anche un'altra cosa, e cioè il supposto virtuosismo dei lunghi piani sequenza e simili, che sono stati certamente ardui da realizzare e che di per sé non sono certo disprezzabili ma che, di fatto, costringono il film in quattro-cinque scene totali, privandolo di diversità, ricchezza, movimento. mi è piaciuto però, mi è piaciuto quel parlare d'amore per come l'amore è veramente, quel parlarne da grandi, sposati e con figli, essendo rimasti i ragazzi che s'era e che s'è. magari un giorno mi ci metto e ricomincio dall'uno.
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Sono davvero pochi i seguiti che superano i primi film. Ecco siamo di fronte a un gioiellino del genere sentimentale. Perfetti i due attori, interessante soprattutto la figura nevrotica e atipica di Lei. La storia è verosimile, credibile e piacevole. I dialoghi sono davvero deliziosi. Assolutamente consigliato
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Questo terzo capitolo é perfettamente all'altezza dei primi due, cominciamo col dire questo. Quello che però vorrei sottolineare, é che per me quest'opera è di più di una trilogia ben fatta. Questo terzo capitolo va certamente valutato a se' come ogni film, ma non si può non tener conto del suo essere un "seguito" dei due capitoli precedenti. In questo caso il rapporto di continuità con i predecessori é importante ed è una caratteristica del film voluta e caratterizzante. Considerata nel suo insieme, abbiamo una storia d'amore che si sviluppa su un tempo di 30 anni, nell'arco del quale gli attori ed il regista sono invecchiati, hanno maturato esperienza artistica e di vita. Tutto questo si vede e si percepisce, e ci da l'opportunità di entrare davvero nel cuore di una storia prima di tutto "umana". Ed è proprio lo spassionato e crudo realismo dell'opera a renderla qualcosa di indimenticabile, e, se possibile, capace di cambiare il punto di vista di qualcuno su tante cose.
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E' raro che andando avanti in una trilogia la qualità si innalzi; eppure è quello che quasi miracolosamente succede nel lavoro di Linklater, che aggiunge a dieci anni di distanza un nuovo capitolo alla sua saga, rivelandosi un analista dei sentimenti sempre più fine. Un'analisi spietata, crudele, realistca, drammatica dell'amore, ma che sa aprirsi alla speranza senza cadere in un romanticismo stucchevole. Un gioiello.
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