Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Recensione: All Is Lost

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All Is Lost
titolo originale All Is Lost
nazione U.S.A.
anno 2013
regia J.C. Chandor
genere Drammatico
durata 105 min.
distribuzione n.d.
cast R. Redford
sceneggiatura J. Chandor
musiche A. Ebert
fotografia F. DeMarco
montaggio P. Beaudreau
uscita nelle sale 6 Febbraio 2014
media voti redazione
All Is Lost Trama del film
Un uomo sta solcando le acque dell’Oceano Indiano. È solo a bordo del suo yacht da dodici metri. In seguito alla collisione con un container abbandonato tra le acque, le attrezzature di bordo risultano fuori uso, lasciandolo abbandonato a sé stesso. Il sopraggiungere di una terribile tempesta metterà a repentaglio la sua vita e a dura prova le sue capacità di navigazione. Affidandosi alle mappe e ad anni di esperienza al timone, dovrà combattere contro gli elementi della natura per salvare la pelle e ritrovare la rotta.
Scheda a cura di Flavia D'Angelo










Un film coraggiosamente epico e seriamente metaforico. Chandor si destreggia tra la ricerca dell'essenziale e lo slancio verso l'ineffabile senza il carattere necessario a puntare tutto sulla sobrietà e lasciandosi andare a derive retoriche faticose da digerire. Molto del film, però, sopravvive e quello che resta è già abbastanza.
REGIA - MONTAGGIO - TENSIONE
ORIGINALITÀ - EFFETTI SONORI
MUSICHE
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Oro (279 Commenti, 48% gradimento) Diegen78 Medaglia d'Oro 17 Aprile 2017 ore 12:01
voto al film:   7

Medaglia di Bronzo (69 Commenti, 56% gradimento) magio1406 Medaglia di Bronzo 13 Aprile 2017 ore 18:44
voto al film:   5

Utente di Base (8 Commenti, 50% gradimento) piecervo 11 Luglio 2016 ore 01:41
2
voto al film:   2

Lento, Noioso, con cose irreali e insensate, uno dei film più brutti che io ricordi.
Medaglia d'Oro (477 Commenti, 69% gradimento) diego93 Medaglia d'Oro 5 Aprile 2015 ore 16:26
4 2
voto al film:   6,5

Uno dei titoli più interessanti dell'anno, avvincente nella sua semplicità, nonostante il tema della solitudine e della lotta contro la natura siano già state viste diverse volte (specie negli ultimi anni, con Gravity e Vita di Pi). Difatti gli avvenimenti sono i soliti e forse un po' prevedibili del tema "uomo in mare" (squali, tempeste, fame, sfighe varie) ma trattate con un realismo quasi toccante pur senza concessioni al melodramma (non si sa niente del protagonista, manco il nome), in un disperato racconto di sopravvivenza che trova i suoi punti di forza nel descrivere con pochi elementi la lotta alla vita e con un'intensissima lezione di recitazione da parte di Redford.
Medaglia d'Oro (247 Commenti, 80% gradimento) giampaolosy Medaglia d'Oro 21 Febbraio 2015 ore 05:47
2 3
voto al film:   6

Il naufragio tema universale e anche un po' abusato nel cinema. Che cosa si poteva dire dunque che non era stato già detto? poco! Redford prova a tenere in piedi il film solo con le smorfie e le rughe (ed è un complimento) ma a parte le peripezie incredibile che deve affrontare che a volte si traducono in una sfiga esagerata sono pochi i momenti di tensione. Potremmo vederci una metafora della vita e tante altre belle cose ma alla fine una mezza noia ci scappa per un film di cui non si sentiva la necessità.
Medaglia d'Oro (273 Commenti, 64% gradimento) anzianzi Medaglia d'Oro 12 Febbraio 2014 ore 11:06
3 2
voto al film:   8

un lento e progressivo naufragio, seguito passo passo e ripreso come mai prima d'ora, che - se non bastasse - assume pian piano le sembianze universali di una tragedia classica. classica ma radicale, perché a parlare, a cantare, a mormorare, è solo il "coro", il coro della barca e quello del mare, e l'uomo addirittura tace. in maniera del tutto insensata e ostinata continua a sentirsi protagonista, continua a lottare contro la catastrofe totale, ma questa è altrettanto insensata e ostinata e -bellissima, imperiosa e stolta come una dea bendata (accecata dai container... dall'Oceano Indiano...) - tira dritto per la sua strada senza curarsi di lui. un film apparentemente di basso profilo ma di alto spessore, oltre che di grande tensione, che esprime compiutamente quello che era anche un po' il discorso di Gravity, e in cui Robert Redford (o meglio ciò che ne rimane...) è l'eroe assoluto di una piccola grande epopea che interpreta come se l'avesse scritta lui.
Medaglia d'Oro (208 Commenti, 75% gradimento) ipervoice Medaglia d'Oro 8 Febbraio 2014 ore 17:42
2 4
voto al film:   6

Discreta tensione ma niente di nuovo, tutto già visto: la sfida per la sopravvivenza, quella fra l'uomo e la natura ecc... ma alla lunga stanca un po'. Tre parole pronunciate in tutto il film inoltre non aiutano. Almeno Tom Hanks in Cast away parlava col pallone!

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