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Appena iniziato,il film, ci coinvolge in ,una catena ,una circolo vizioso di eventi dove il sesso è l unico mezzo di comunicazione o meglio tutto gli si muove intorno È :violenza,coraggio,incesto,vendetta, bene ,male,gioia ,dolore.odio amore. Tutto si muove su un nastro,forse origine del titolo, senza inizio e fine L unico modo per interromperlo è l eliminazione fisica delle persone e dell oggetto del desiderio al fine di raggiungere la felicità,forse.
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Kim Ki Duk rilegge il mito di Medea in salsa freudiana e sforna un film estremo e provocatorio, tragico e grottesco, in grado tanto di infastidire quanto di disturbare lo spettatore. Alcuni momenti sono esagerati, ma dietro gli eccessi e le provocazioni si nasconde un messaggio profondo, perfettamente coerente con le opere precedenti dell'autore coreano.
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