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Un bell'esordio quello di Fabio Mollo, come troppo spesso avviene mal distribuito e pochissimo visto. A spiccare è soprattutto l'interpretazione della Karlkvist, che sa dare credibilità e spessore a un personaggio difficile, un'adolescente androgina e inquieta alla ricerca del suo posto nel mondo e di una verità per troppo tempo taciuta. Ci sono certe sbavature nella sceneggiatura (l'eccessiva corporeità dei fantasmi su tutte), e qualche segno di immaturità affiora qua e là, ma il film ha molte cose da dire, sul Sud, sull'adolescenza, sul silenzio, sul dolore, sulla perdita, e le dice piuttosto bene. Una promessa per il futuro.
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