Recensione: The Grand Budapest Hotel

Un film veramente originale e ben realizzato sorretto da una meravigliosa fotografia a mille colori. Nominato per diversi oscar tecnici lo ritengo, tuttavia, molto valido anche sotto il profilo artistico ed in particolare elogio le interpretazioni brillanti e profonde dei protagonisti (anche se non nascondo la mia disapprovazione per un cast che comprende alcuni grandi attori relegati a semplici comparse) e la sceneggiatura coinvolgente ed imprevedibile. Citando una frase ricorrente in "Soffocare" di Chuck Palahniuk: "Delizioso non è la parola giusta, ma è la prima che viene in mente".

speravo in una prova d'attori collettiva visto il cast ma il realtà si tratta quasi unicamente di un monologo di Fiennes. Speravo anche che il protagonista fosse il gran budapest hotel ma mi sbagliavo anche qui. La regia sembra originale ma in realtà è simile a moonrise kingdom (pioggia di non mi piace in arrivo? me ne farò una ragione)

Che bel film ha diretto Anderson!!!! Non è facile dirigere un gruppo di attori così nutrito senza perdere il controllo. Cosa colpisce è la cura e la precisione nei minimi dettagli, la sceneggiatura che non perde un colpo le scenografie perfette e i costumi assolutamente fantastici. Non so se sia il miglior film dell'anno (non ho visto gli altri) ma mi auguro che l'Academy riconosca al regista il merito di aver fatto un ottimo lavoro.

Gran bel film! Mi ha colpito tantissimo il ritmo (scandito dalla fisicità in movimento dei personaggi) ed i colori. Curato nei minimi dettagli.