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Fioravante decide di improvvisarsi gigolò per aiutare il suo amico Murray, che ha un disperato bisogno di soldi. I due decidono di mettere in piedi una società, con Murray come manager. Ben presto si troveranno catturati da un vortice di appuntamenti e guadagni. |
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Turturro, con sguardo affettuoso verso le comunità popolari di New York, racconta in maniera equilibrata uno spunto che altrimenti sarebbe potuto scadere nel cattivo gusto. Pur senza vette di originalità, si segue con piacere la storia di queste due solitudini che incontrandosi rimettono in moto le proprie esistenze. E poi c’è il valore aggiunto di Woody Allen, in un contesto più ebraico che mai, che spara battute a raffica come sempre. |
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SCENEGGIATURA - FOTOGRAFIA - HUMOUR | |
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ORIGINALITÀ | |
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Commenti del pubblico |
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Ultimi commenti e voti |
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6
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5
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alcune scene carine e divertenti, altre veramente troppo autocelebrative per il personaggio che sarebbe andato a recitare. nel complesso un film abbastanza inutile
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7
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7
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Eleganza ed ironia per una commedia che, per il tema trattato, sarebbe potuta facilmente (s)cadere nel volgare. Ottimo Turturro, attore di serie A, come sempre, e molto bravo anche Allen. P.s. Per favore BASTA fare sempre confronti col passato! Mi riferisco a chi giudica Allen mai esclusivamente per ciò che fa in questo momento, ma lo costringe sempre al paragone col suo passato superlativo.
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5,5
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Per quanto sia vero che il film ha il pregio di non cadere nel cattivo gusto, a me ha deluso non poco. Il tentativo di ricreare un film alla Woody Allen da parte di Turturro non è riuscito. Parliamo si di una commedia piacevole, ma tale aggettivo non può bastare quando si ha a che fare con la presenza di Allen. L'intento di ricreare l'ironia che lo ha innalzato al ruolo di icona si è trasformato in una serie di gag che al massimo fanno sorridere, ma chi lo ama sa che il vero Woody è sepolto negli scaffali delle nostre librerie.
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6
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6,5
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Turturro non è il suo maestro Allen e si vede: giustappone il registro comico e quello sentimentale senza fonderli pienamente, sforna battute senza mordente, ripropone scene e atmosfere già viste (nei film di Allen soprattutto). Il risultato non è tuttavia affatto spiacevole, e ci sono anche momenti poetici e delicati, ma nel complesso non lascia il segno.
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6,5
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Condivido il commento della redazione. In effetti il tema potrebbe sembrare volgare o/e banale nonchè già visto; viceversa la commedia, pur non essendo superlativa, ha una sua fresca piacevolezza, capace di conferire un tocco di eleganza e di qualità alla materia trattata, virtù esaltate anche dalle battute di Allen e dalla sobria interpretazione di Turturro.
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News sul film “Gigolò per caso” |
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L'opera seconda di Marco Pontecorvo inaugura il Bif&st 2015 ( 5 Febbraio 2015)
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