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La storia del giovane Johnny Cash e del suo turbolento rapporto d’amore con June Carter Cash. Dalla sua giovinezza in Arkansas ai primi successi con la Sun Records di Memphis, dove incise accanto a Elvis Presley, Jerry Lee Lewis e Carl Perkins. |
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"Hello, I'm Johnny Cash."
Country, pop, blues, gospel. Tradizioni americane, anticonformismo e sfrontato ritorno alle origini, polvere e terra, sole e inverni. Lo chiamavano "The Man in Black", per la sua abitudine di vestirsi sempre di nero. Johnny Cash è stato una delle icone di tutta la musica popolare degli Stati Uniti: più volte sugli altari, altrettante nel buio, ed è forse per questo che la sua voce è mille volte più espressiva di tanti altri. Aveva l'inferno e il paradiso dentro: un uomo al limite chiuso dietro la sua faccia da fuorilegge. L'uomo in nero è scarno, pacato, ha la voce scura e profonda; la sua forza sta in una personalità, in un'integrità, percepibili in ogni canzone, e in un suono che non ha mai smesso di osare: Johnny Cash ha sempre piegato tutto al suo stile, al suo essere. Nel corso della sua carriera, l'uomo è andato incontro alla droga, alla prigione, a divorzi, all'alcol, ma non si è mai tirato indietro, anzi, ogni esperienza non ha fatto che aumentare la dose di vita da trasferire nella musica. Così Johnny Cash è riuscito a dare un senso diverso all'essere parte della tradizione, cantando i lati più oscuri e marginali della sua musica (i testi murati vivi tra due pistoleri al tramonto), liberando le classiche ballate americane di qualunque tono melenso, fino a mantenere intatto il proprio valore. Il fascino di "Walk the Line" sta proprio in questo apparentemente impossibile connubio tra libertà della visione, e volontà di "costringerla" in un senso determinato. Come in "Ray" di Taylor Hackford, James Mangold si affida interamente al trasformismo e alla somiglianza fisica dell'attore, e il punto di vista del regista aderisce perfettamente con l'immagine tradizionale dell'artista: il suo dramma è l'affresco di un'epoca che delinea nella sua forma essenziale, il rapporto tra il cantautore e la propria musica. La ritmica ripetitiva è il gioco sicuro della nostalgia di un mito tra tentazione e devozione, peccato e redenzione; Johnny Cash è riuscito a seguire il suo viaggio fino alla fine: perché era ciò che contava di più.
Vincitore di 3 Golden Globes (2006). |
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Commenti del pubblico |
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