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Recensione: Gabrielle - Un amore fuori dal coro (2013)

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Gabrielle - Un amore fuori dal coro
titolo originale Gabrielle
nazione Canada
anno 2013
regia Louise Archambault
genere Drammatico
durata 102 min.
distribuzione Officine Ubu
cast G. Marion-Rivard (Gabrielle) • A. Landry (Martin) • M. Désormeaux-Poulin (Sophie) • B. Gouin (Laurent)
sceneggiatura V. Beaugrand-ChampagneL. Archambault
musiche F. Lafontaine
fotografia M. Laverdière
montaggio R. Comeau
uscita nelle sale 12 Giugno 2014
media voti redazione
Gabrielle - Un amore fuori dal coro Trama del film
Gabrielle è una giovane donna con una disabilità mentale. Piena di gioia di vivere e appassionata di musica, nel centro ricreativo che frequenta Gabrielle incontra Martin. Tra i due è subito amore ma, per le loro diversità, i loro amici e parenti tentano di ostacolare la relazione.
Scheda a cura di Roberta Buttarazzi










Il film è genuino e d’effetto trattando, con delicatezza, una storia d’amore speciale e allo stesso tempo comune, costruita attorno ai desideri di libertà, autonomia ed evasione dalla prigione sociale dell’essere "diversi". La compassione dello spettatore si rigenera in comprensione e ascolto. Un perfetto connubio di dolcezza e rabbia accompagnato dalle melodiche voci di un coro e da una recitazione altrettanto melodiosa.
REGIA - SCENEGGIATURA - MUSICHE - FOTOGRAFIA - ORIGINALITÀ
RITMO - DOPPIAGGIO
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Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (1 Commento, 0% gradimento) Corniciaro 5 Giugno 2015 ore 15:02
voto al film:   6,5

Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) giulia 15 Giugno 2014 ore 19:10
voto al film:   8

Medaglia d'Oro (682 Commenti, 68% gradimento) ale84 Medaglia d'Oro 15 Giugno 2014 ore 09:41
voto al film:   7

E' incredibile come dopo decenni di silenzio, anzi di vera e propria censura, sul tema della sessualità dei disabili, in pochi mesi siano uscite ben tre pellicole dedicate a questo argomento ("The sessions", "The special need", "Gabrielle"), tutte di discreta qualità, ognuna con una sua fisionomia. Gabrielle, senza rinunciare a qualche battuta, è sicuramente quello che punta meno sul lato comico, ma riesce a trasmettere più ottimismo e gioia di vivere. E' un film sincero, onesto, mai buonista, mai retorico, impreziosito da ottime musiche e da una regia misurata e sapiente. Il rischio del melodramma è evitato e l'obiettivo risulta pienamente centrato: da vedere.
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