Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Recensione: Calvario

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Calvario
titolo originale Calvary
nazione Gran Bretagna
anno 2013
regia John Michael McDonagh
genere Drammatico
durata 110 min.
distribuzione n.d.
cast B. Gleeson (Padre James) • K. Reilly (Fiona Lavelle) • A. Gillen (Dott. Frank Harte) • I. De Bankolé (Simon) • M. Walsh (Scrittore) • M. Croze (Teresa) • D. Gleeson (Freddie Joyce) • D. Wilmot (Padre Leary) • P. Shortt (Brendan Lynch)
sceneggiatura J. McDonagh
musiche P. Cassidy
fotografia L. Smith
montaggio C. Gill
uscita nelle sale 14 Maggio 2015
media voti redazione
Calvario Trama del film
Un prete riceve in confessione una terribile rivelazione. Mentre la sua congregazione si rivolta lentamente contro di lui, l'uomo dovrà interrogare la sua coscienza per capire cosa sia giusto fare.
Scheda a cura di Rosario Sparti










Brendan Gleeson, che regala una pregevole prova attoriale, è il cuore di una commedia amara che straripa nella tragedia. Il regista punzecchia lo spettatore nelle sue convinzioni, mostrando i vizi del gregge di fedeli e bastonando il lato oscuro dell’istituzione, gestita da cattivi pastori. Ciò che ci ricorda, però, è che ciò che realmente conta è la nostra integrità, ancora prima della nostra fede.
REGIA - FOTOGRAFIA - IMPEGNO - HUMOUR
SCENEGGIATURA
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Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) giulia 12 Febbraio 2017 ore 16:53
voto al film:   7

Medaglia d'Oro (682 Commenti, 68% gradimento) ale84 Medaglia d'Oro 21 Agosto 2015 ore 08:15
voto al film:   7

La via crucis senza redenzione di padre James può sembrare un po' costruita e a tratti forzata, ma riesce a essere efficace grazie all'ottima interpretazione di Gleeson (che ricorda molto il grande Philips Seymour Hofmann) e agli inserti umoristici neri e caustici. Sul paesaggio selvaggio d'Irlanda si riflette un'umanità svuotata e disperata che sembra compiacersi sadicamente del male e godere nel mettere alla prova la fede del protagonista, nel silenzio costante di Dio. Non avrà la profondità di Luci d'inverno, ma rimane un buon film, decisamente da vedere.
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