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Film per pochi, dal ritmo estremamente lento e dai simbolismi estremamente oscuri, eppure affascinante per chi ha la pazienza di aspettare e arrivare a un finale onirico che trasforma lo pseudo western della prima parte in un apologo esistenziale e metafisico di grande potenza. Bravo Viggo Mortensen nel mettere anima e corpo in un viaggio estremo alla ricerca impossibile di purezza e bellezza, bella la fotografia, ottimo il retrogusto di un film difficile e a tratti fastidioso, ma indubbiamente da vedere.
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