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bello... come tutti i film francesi
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Commedia forse un po' sorniona, ma molto delicata. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal film che in seguito ho scoperto essere una rielaborazione di una precedente pellicola tedesca, già candidata all'Oscar sul finire degli anni '90.
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Divertente commedia francese, piena di buoni sentimenti e buone emozioni. Molto belle le musiche, specialmente quando sono sottotitolate. Consigliata la visione senza aspettarsi pero'un capolavoro.
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7,5
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Se si riescono a superare i primi 10 minuti dove, a causa del linguaggio un po' scurrile e "sessuale" di adolescenti e adulti, ci si pone la classica domanda "che ci faccio io qui?" e forte è la tentazione alzarsi e andarsene, questo film si rivela un'autentica sorpresa, confermando per l'ennesima volta l'impossibilità dei francesi di fare film semplicemente sufficienti: o li fanno molto buoni (come questo) ed eccellenti ("Quasi amici", "French connection", ed altri), o pessimi come l'allucinante recente commediola sui matrimoni multirazziali e multireligiosi. Il problema del cinema francese, ne sono sempre più convinta, resta la diffusa gelatina "gauche caviar" che ne attanaglia alcune pellicole. Film molto divertente, istruttivo e perfino romantico. Film che emoziona. Da vedere assolutamente.
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7,5
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Pochi film danno un senso di piena realizzazione, per le commedie poi è ancora più raro, qui si raggiunge lo scopo; se così si può dire per una finalità puramente artistica. Tutto è sospinto da un' ottima realizzazione, regia, sceneggiatura, fotografia, musica, recitazione, montaggio. Che dire: Ne consiglio "candidamente" la visione
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Commedia gentile che non inventa nulla, ma sa intrattenere: ‘La famiglia Bélier’ racconta una storia simpatica che va esattamente come deve andare, lasciando lo spettatore con l’animo sollevato dai buoni sentimenti combinati a un susseguirsi di momenti divertenti anche grazie a un discreto numero di batture riuscite. un film per famiglie meno banale degli elementi che lo compongono – la menomazione fisica, i turbamenti adolescenziali, il rapporto tra genitori e figli in un’età difficile, il racconto di autoaffermazione e anche la corruzione politica – che non cambierà la (e neppure resterà nella) storia del cinema, ma ha comunque la capacità di rallegrare la giornata. Simpatici gli attori (Louane Emera esce da un contest d’Oltralpe, Karin Viard, al netto di qualche mossetta di troppo, e François Damiens, che sfoggia un rustico barbone, quando sono in scena, accelerano il ritmo e l’efficacia del racconto) e molto belle alcune scene finali, specie quella al saggio del coro scolastico.
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7,5
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Una bella sorpresa questo film francese. Affronta diversi temi importanti, ma con tocco leggero e divertente: l'handicap, la famiglia, l'adolescenza, il sesso, l'amore, il talento... In più ha il pregio di essere commovente ma senza diventare melenso. Ben interpretato e con un corredo di ottime canzoni.
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