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Recensione: Ritorno alla vita

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Ritorno alla vita
titolo originale Every Thing Will Be Fine
nazione Germania / Canada / Francia / Svezia / Norvegia
anno 2015
regia Wim Wenders
genere Drammatico
durata 118 min.
distribuzione n.d.
cast J. Franco (Tomas Eldan) • C. Gainsbourg (Kate) • R. Naylor (Christopher) • R. McAdams (Sara) • P. Stormare (Editore) • M. Croze (Ann) • P. Bauchau (Padre)
sceneggiatura B. Johannessen
musiche A. Desplat
fotografia B. Debie
montaggio T. Froschhammer
uscita nelle sale 24 Settembre 2015
media voti redazione
Ritorno alla vita Trama del film
Lo scrittore Tomas investe accidentalmente durante una tormenta di neve un bambino ch, insieme al fratello maggiore, si è sporto troppo avanti nella carreggiata. Il senso di colpa per quanto avvenuto si abbatte su Tomas ma anche sulla madre e il fratello del bambino. Nel corso di dodici anni ognuno cercherà di dare nuovamente un senso alla sua vita.
Scheda a cura di Rosario Sparti










Quando in una recensione s’inizia a parlare dei meriti della fotografia non è mai un buon segno. Eppure il lavoro svolto da Benoît Debie non può passare inosservato, è uno dei pochi pregi di un film in 3D senza particolari meriti. Si tratta dell’ennesima prova incolore di Wenders, stavolta alle prese col film à la Antonioni, che dovrebbe ormai dedicarsi esclusivamente al genere documentario dove ancora oggi fa scintille.
FOTOGRAFIA - POETICITÀ
REGIA - SCENEGGIATURA - RITMO
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Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Oro (682 Commenti, 68% gradimento) ale84 Medaglia d'Oro 1 Ottobre 2015 ore 20:21
1
voto al film:   6,5

Probabilmente, anzi quasi certamente, non è il miglior Wenders, ma l'accanimento della critica contro questo film (come contro i recenti "the land of plenty" o "Palermo shooting") rimane difficile da spiegare. Questo melodramma algido tratta questioni care al regista come il rapporto tra arte e vita e la moralità dell'artista e lo fa in modo niente affatto superficiale, anche se il finale consolatorio, la recitazione un po' monocorde di Franco e i ripetuti salti temporali finiscono per indebolire un film iniziato in modo assai convincente. Resta la splendida fotografia e diverse scene potenti, oltre ad alcuni interrogativi inquietanti sulla natura vampiresca dell'artista. Certo, "Paris, Texas" e gli altri capolavori degli anni Ottanta erano un'altra cosa...
Medaglia d'Oro (273 Commenti, 64% gradimento) anzianzi Medaglia d'Oro 1 Ottobre 2015 ore 01:30
1
voto al film:   6

questo film poteva essere bellissimo, e lo è da molti punti di vista, ma Wenders dev'essere stato preso troppo alla lettera quando ha detto a Franco che doveva essere in certo qual modo assente. senza un interprete un film così ti rimane lì e non ti va né su né giù.
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