Recensione: Suite Francese

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titolo originale

Suite Française

nazione

Gran Bretagna / Francia / Canada

anno

2015

regia

Saul Dibb

genere

Drammatico

durata

107 min.

distribuzione

n.d.

cast

M. Williams (Lucile Angellier) • M. Schoenaerts (Bruno von Falk) • K. Scott Thomas (Madame Angellier) • S. Riley (Benoit) • L. Wilson (Visconte di Montmort) • S. Tom (Kurt Bonnet) • E. Atkins (Denise Epstein) • D. Kent (Madame Michaud) • M. Robbie (Celine) • R. Wilson • A. Maria Lara • H. Walter (Viscontessa di Montmort)

sceneggiatura

M. Charman • S. Dibb

musiche

R. Jones

fotografia

E. Grau

montaggio

C. Dickens

uscita nelle sale

12 Marzo 2015

media voti redazione

Trama del film


	Durante i primi anni dell'occupazione tedesca della Francia durante la seconda guerra mondiale la giovane Lucile è sfollata in provincia con la suocera, mentre del marito non si hanno notizie. La donna si innamora di un ufficiale tedesco di stanza nello stesso paese.

Scheda a cura di Rosario Sparti

Il regista, adattando l’opera della Némirovsky, decide di focalizzare il suo sguardo sul desiderio proibito di Lucille -la brava Michelle Williams- attratta da un soldato tedesco dalla sensibilità artistica. Un rapporto amoroso che diventa storia di formazione, con l’uomo sempre più disilluso e la donna finalmente libera. Ma tutto questo purtroppo rimane sullo sfondo, insieme alle tragedie della guerra e le miserie dell’animo umano, perché prevale un godibile melò in stile Harmony.

	FOTOGRAFIA - IMPEGNO

	SCENEGGIATURA - ORIGINALITÀ - ADATTAMENTO

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Commenti del pubblico

Ultimi commenti e voti

Medaglia d'Argento (154 Commenti, 73% gradimento)

Zurlistuta

30 Giugno 2015 ore 03:31

voto al film:

Medaglia d'Oro (682 Commenti, 68% gradimento)

ale84

26 Marzo 2015 ore 17:06

voto al film:

Prevedibile e patinato melò letterario per signore di mezz'età, convenzionale e superficiale, per quanto elegante nella confezione e dotato di pretese artistiche. Lo scavo psicologico è scarso, la credibilità dei personaggi e degli eventi narrati bassa; più si avanza nella pellicola più il manierismo prende la mano del regista e la noia si fa largo. Perdibilissimo.

Medaglia d'Argento (131 Commenti, 51% gradimento)

Giallavelatura

25 Marzo 2015 ore 12:11

voto al film:

Trarre un film da un libro di oltre 400 pagine scritte fittamente non è mai impresa facile: il rischio di tralasciare alcuni eventi a favore di altri è alto. La pellicola è comunque godibile, la storia avvincente. La tragicità della Seconda Guerra Mondiale e la crudeltà delle bestie naziste fanno il resto.