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Recensione: Padri e figlie

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Padri e figlie
titolo originale Fathers and Daughters
nazione U.S.A.
anno 2015
regia Gabriele Muccino
genere Drammatico
durata 116 min.
distribuzione n.d.
cast R. Crowe (Jake Davis) • A. Seyfried (Katie) • A. Paul (Cameron) • J. FondaD. KrugerQ. WallisJ. McTeerB. GreenwoodO. Spencer
sceneggiatura B. Desch
musiche P. Buonvino
fotografia S. Hurlbut
montaggio R. Alexandro
uscita nelle sale 1 Ottobre 2015
media voti redazione
Padri e figlie Trama del film
Uno scrittore premio Pulitzer si trova improvvisamente vedovo con una figlia piccola. Mentre lotta per essere un buon padre la sua storia si intreccia indissolubilmente con quella della bambina che, ventisette anni dopo, cerca di crearsi dei legami sentimentali propri.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Argento (154 Commenti, 73% gradimento) Zurlistuta Medaglia d'Argento 21 Marzo 2016 ore 07:10
voto al film:   6

Sufficienza strappata se non altro perche Russel Crowe mi piace sempre e comunque. La Seyfried mi ha portato sull'orlo del nervosismo durante la pellicola ma nel complesso si comporta bene.
Forse il meno riuscito dei film holliwodiani di Muccino, non mi ha convinto ne emozionato come credevo.
Utente di Base (8 Commenti, 75% gradimento) orlando 12 Ottobre 2015 ore 08:52
1
voto al film:   6

Buono il ritmo del racconto, bravi i protagonisti ma sempre troppo patinato e in alcuni momenti scontato.
Medaglia d'Argento (131 Commenti, 51% gradimento) Giallavelatura Medaglia d'Argento 6 Ottobre 2015 ore 00:04
1 2
voto al film:   7

Davvero un bel film, toccante ed emozionante, sul tenero rapporto tra un padre ed una figlia che attraversano le difficoltà della vita e degli eventi. Muccino dirige ancora una volta negli States, dove sembra trovarsi sempre più a suo agio. Egli non raggiunge le vette estetiche di Sorrentino, ma resta comunque un regista sempre in grado di toccare le corde emotive dello spettatore. Molto bravo il cast, con menzione speciale per Russel Crowe, che resta uno dei miei attori preferiti. Ha vinto un Oscar col mitico "Gladiatore", è vero, ma poi non ne ha approfittato, non ha mai fatto films "furbetti". Si è invece sempre calato in ruoli impegnativi ed in personaggi mai banali, il più delle volte di alto spessore ideale e morale. Auguro al film di riscuotere un buon successo, se lo merita.
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