Dopo l’alta quota di "Skyfall", Bond torna a volare a bassa quota. Sam Mendes non è un comune artigiano e fa sentire la sua mano, leggasi piano-sequenza d’apertura, però quando una sceneggiatura fa acqua, non c’è regista che tenga. Si parte bene con il solito mix di action, umorismo e citazionismo ma, così come si accumulano le location, finiscono anche per accumularsi anche cliché e trovate stantie.
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C'è poco da dire. Film non all'altezza dei precedenti capitoli. Bella la cornice romana, ma inutile la presenza di Bautista. Ben una parola per tutto il film. Mettere attori per dargli visibilità non l'accetto proprio. Per il resto il ritmo cala sempre di più e non prende mai il volo. Si sarebbe dovuto far di meglio, far uscire a tutti i costi un seguito non ha dato i risultati sperati.
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Sicuramente quest'ultima avventura di 007 non è all'altezza della precedente e lo si capisce già dai titoli di testa e dalla orrenda canzone scelta come sottofondo. La storia risulta complessa e difficile da seguire non bastano i cambi di location a tenere alta l'attenzione. Daniel Craig è stato un buon 007 ma che sia stanco del personaggio lo si capisce guardando il film. L'unico a salvarsi un poco è il regista ma anche lui, nonostante qualche buona trovata, non riesce a salvare il film.
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Da appassionato di 007, ma prima ancora di cinema, mi ritengo deluso. Sam Mendes con Skyfall ha eliminato tutti i luoghi comuni, i clichè e le futilità della serie che avevano reso il franchise debole e monotono. Qui, invece, ritornano tutte con prepotenza e minano la profondità e la credibilità del film. Inseguimenti a bordo di auto costose, donne belle quanto anonime, scene d'azione al limite del possibile e Bond che veste uno smoking che sembra celare il completo di Superman. C'è tutto il repertorio classico di Bond. Peccato che rievochi lo stesso Bond che stava perdendo credibilità e fascino, ovvero quello di Pierce Brosnan. Il dolore, la malinconia, il cinismo, le ferite nell'animo del protagonista che tanto lo avevano reso umano e profondo in Skyfall qui si affievoliscono a favore di esplosioni, location affascinanti e cattivi senza spessore (imbarazzante Dave Bautista: pronuncia solo una parola in tutto il film!). Forse non deluderà chi ama 007, ma lo farà con chi ama il cinema.
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5,5
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Dopo l'ottimo Skyfall, con Spectre probabilmente si tocca il punto più basso tra gli 007 interpretati da Craig. Solamente i primi 20 minuti sono all'altezza delle aspettative, il resto, invece, delude ampiamente. Certo, il tocco di Mendes si nota, così come alcune citazioni e omaggi ai primi 007 non potranno che far piacere ai suoi fan, ma nel suo complesso lo si può considerare un film piatto, poco coinvolgente, caratterizzato da risvolti per lo più prevedibili e un antagonista fiacco. Per ultimo definirei quantomeno dimenticabile la performance della "nostra" Bellucci, e in generale tutte le sequenze girate in quel di Roma.
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Premetto che non sono un fan di James Bond, ma ero rimasto piacevolmente colpito da Skyfall e per questa ragione sono andato a vedermi anche questo Spectre. E ho fatto male. Il film è abbastanza deludente, con una trama che definire banale è poco. Battute per nulla memorabili, la proverbiale ironia british è del tutto assente. Qualche scazzottata di troppo anche se la prima, a bordo di un elicottero, non è affatto male. Gli appassionati della saga ritroveranno i soliti ingredienti e l'ottovolante è ovviamente ben oliato. Ma non credo che questo capitolo rimarrà nella storia di 007.
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6,5
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Spettacolare dall'inizio alla fine, decisamente migliore del precedente film di 007, "Skyfall". Se non altro questo, per quanto contenga alcune (tollerabili) esagerazioni, non sfocia nell'impossibile e nell'irreale come il precedente, il cui finale assurdo mi aveva particolarmente deluso. Ottimo nella parte il buon Daniel Craig, davvero credibile nei panni del famoso agente segreto, algido e virile con classe, anche nei dettagli. Incantevole la Seydoux, bellissima. Un buon film d'azione per gli amanti del genere. P.s. Spero che la gente la smetta di fare sempre i paragoni col passato, con Connery e Moore. E' vero che il cinema anni '50 e '60 era stellare, così come erano inarrivabili i Pink Floyd ed i Led Zeppelin se paragonati ai gruppi attuali...ma il tempo passa per tutto e tutti. L'importante è fare oggi prodotti decenti con artisti ispirati ed onesti...e magari innovativi, se fosse possibile, cosa non facile. Questo film mi sembra senz'altro dignitoso, e ne consiglio la visione.
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