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Ultimi commenti e voti |
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Film simpatico su un tema che di simpatico ha ben poco. Riesce a far ridere e allo stesso tempo a far riflettere, o quantomeno a far parlare, su fatti orrendi e crudeli. Come gia' detto Tim Robbins e Benicio recitano bene e risultano motlo gradevoli nelle loro parti.
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6,5
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5,5
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Ambientato nei Balcani durante il conflitto degli anni 90. La confusione di quella terra e di quella guerra viene resa attraverso l'uso di registri narrativi differenti. Si va dalla commedia al film bellico, dal dramma fino ai siparietti non troppo riusciti che ammiccano alla commedia sentimentale, passando per l'insulsa rappresentazione da rotocalco della condizione dei bambini negli scenari di guerra. Tutto però appare approssimativo, manca un'unità narrativa forte e decisa nonostante le buone prove d'attore tentino di salvare il salvabile. In troppi momenti il film sbanda senza una direzione precisa. Nonostante l'idea di far ruotare tutto intorno al pozzo sia una buona partenza ed il finale appaia intelligente, si ha come la sensazione di aver assistito ad un film che avrebbe reso meglio in versione short. Un corto con una bella idea diventato lungometraggio, insomma.
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6,5
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Piccola gemma impreziosita dalla presenza di Benicio Del Toro e Tim Robbins, ma mi è piaciuto molto anche il personaggio interpretato dalla Thierry. Semplice ed efficace con una sola sbavatura in sceneggiatura sul personaggio di Benicio, descritto come un ladies' man, mentre lui, giustamente, fa di tutto per non apparire tale. Molto credibile l'ambientazione, il racconto, le interpretazioni dei personaggi secondari. Da vedere.
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6
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Molto ironico, frizzante, divertente. Ma mi sembra che la pretesa di essere anche profondo sia un po'eccessiva: senz'altro riesce a toccare in modo molto realistico tasti assai dolenti, e lo fa con garbo e idee brillanti, ma mi asterrei dall'attribuirgli troppa grandezza.
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7,5
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"Come in una matrioska: c'è un dramma dentro la commedia, dentro un road movie, dentro un film di guerra". Il regista parte dal presupposto che la prima vittima di un conflitto è il buon senso, per creare una fusione tra stili drammatico-ironici apparentemente inconciliabili. Il risultato premia decisamente il coraggio, nonostante qualche sporadica caduta di stile in cui il bilanciamento dei toni si perde un po' per strada, con passaggi di registro molto bruschi. I personaggi sono forse troppo tagliati con l'accetta, seppure - con alcune superbe prestazioni, in primis il Bee di Tim Robbins - si riesce spesso a superare il rischio macchietta. Fantastiche le colonne sonore e la fotografia. Molteplici le trovate geniali: la vecchia con le mucche, il festival della corda, il cane col valium, il traduttore recalcitrante, etc. Più che capolavoro, un diamante grezzo...
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