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Recensione: Last Resort

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Last Resort
titolo originale Last Resort
nazione Gran Bretagna
anno 2000
regia Paul Pawlikowski
genere Drammatico
durata 73 min.
distribuzione Fandango
cast D. Korzun (Tanya) • P. Considine (Alfie) • A. Strelnikov (Artiom)
sceneggiatura P. PawlikowskiR. Joffe
musiche M. De Wardener
fotografia R. Lenczewski
montaggio D. Charap
media voti redazione
Last Resort Trama del film
Tanya arriva a Gatwick dalla Russia con il figlio di dieci anni. All'aeroporto dovrebbe trovare il suo ragazzo che invece ha pensato bene di scaricarla. Confusa e disperata e soprattutto senza nessuna conoscenza è costretta a chiedere asilo. La ragazza insieme al bambino viene trasferita in un grgio palazzo vicino al mare nel quale dovrà aspettare dei mesi prima che la sua pratica venga presa in considerazione. Per sopravvivere Tanya, che nel frattempo ha conosciuto Alfie che lavora in un luna park, accetta di posare per siti pornografici.
Recensione “Last Resort”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 6)
Enormi palazzoni dominano una remota periferia a sud di Londra, non distante da una centrale atomica; s’affacciano su un mare grigio e opaco, popolato da gabbiani scontrosi che volteggiano sulla spuma: scarsi i sogni che nascono su quelle rive, ostaggii dei capricci della marea.
Uomini d’ogni paese sopravvivono all’emarginazione che i più pazienti chiamano "attesa".
Anche Tanya, fine illustratrice di libri per bambini e Artiom, suo figlio di 10 anni, sono costretti, loro malgrado, all’umiliazione dell’esule, all’incertezza dell’emigrante, ma lottano per non finire nella convulsa spirale che li porterebbe al degrado.
Tanya, giunta dalla Russia all’aeroporto di Gatwick, insieme ad Artiom, per andare a vivere con il suo fidanzato inglese che, invece all'aeroporto non trova, rimane invischiata nelle maglie degli ufficiali dell'immigrazione che attivano le macchinose procedure per l’ottenimento del permesso di permanenza, e la inviano in soggiorno obbligato in uno squallido edificio accanto al mare dove dovrà aspettare lunghi mesi perchè la sua richiesta venga esaminata.
I due profughi sono costantemente sotto il controllo di telecamere a circuito chiuso e con la minaccia di essere trasferiti in una prigione.
Tanya è sull’orlo della disperazione; rischia anche di cadere in una rete di pornografi via Internet ma, grazie ad Artiom, fa amicizia con Alfie, l'addetto di un luna park che, attratto da lei, fa del suo meglio per rendere più gradevole la sua vita desolata.
In fuga da un passato difficile l'uomo, che si è confinato volontariamente in quel luogo dimenticato da Dio, conquista prima la fiducia di Artiom e poi l'amore di Tanya e si espone per proteggerli con drammatiche conseguenze.
Sono i sentimenti, più che i fatti, i veri protagonisti di "Last Resort" che pure, attorno ai tre personaggi principali, rappresenta in modo sfuggente un mondo che sfuggente lo è per davvero, fatto com'è di lingue incomprensibili, di traffici poco chiari, di lunghe file davanti all'unica cabina telefonica o alla mensa, di destini incerti in mano ad un'oscura burocrazia.
Pawel Pawlikovsky, documentarista di origine russa al debutto nel lungometraggio, ha ricevuto diversi riconoscimenti in Gran Bretagna e altrove per quest’opera a basso costo che colpisce lo spettatore per la totale aderenza alla realtà, evitando qualsiasi effetto di ripresa e inducendo i pur bravi attori a una recitazione di grande naturalezza.
Pawlikowski predilige uno stile "sporco", caratterizzato da una sorta di "non regia" che si smentisce solo attraverso qualche primo piano molto studiato.
"Last Resort" si svolge entro una cornice circolare: si apre e si conclude all’aeroporto, ma la sua qualità più interessante non riguarda gli aspetti formali o la struttura del racconto, bensì risiede nella semplicità con cui fa affiorare l’umanità degli individui, il loro senso di solidarietà in opposizione a un sistema astratto e inquietante, che chiamiamo istituzioni, burocrazia, assistenza, società, stato.
Presentato alla 57a Mostra del Cinema di Venezia (2000).
Premio Bafta (gli oscar britannici) per il Miglior Film D'Esordio 2001.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (40 Commenti, 27% gradimento) andrea_cavax 22 Gennaio 2012 ore 13:31
voto al film:   6,5

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