|
|
Ultimi commenti e voti |
|
|
|
|
|
|
|
|
7
|
|
|
|
|
Il quotidiano di un uomo qualunque. Routine, frammenti di discorsi carpiti su un autobus o per strada, incontri mesti al pub, il cane portato a passeggio, l'abitudine nella relazione di coppia. Ma tra le pieghe dell'ordinario fa capolino la poesia. Si tratta di un film delicato, poetico e pervaso da un messaggio positivo capace di squarciare il grigiore dei giorni che somigliano ai giorni per spingerci verso la bellezza.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
7,5
|
|
|
|
|
(Parte 2) Una sceneggiatura mai prevedibile, piccole punte di surrealismo, due o tre microespressioni di Driver al momento giusto, alcuni siparietti con un cane e comprimari eccezionali, Jarmusch ha scritto e diretto un'opera apparentemente piccola ma che contiene un mondo, il nostro.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
7,5
|
|
|
|
|
(Parte 1) Paterson è l'osservazione da vicino della vita di un uomo nell'arco di una settimana. Non una settimana particolare ma una qualunque, sette giorni trascorsi nella routine, non vissuta come un triste e inesorabile cammino verso la morte alla Cavallo di Torino ma una divertente, a tratti molto divertente, caccia al lato poetico della vita. Quindi un fantastico Adam Driver si alza al mattino, si veste, fa colazione, va a lavorare, ascolta i discorsi spesso sconclusionati dei passeggeri del suo autobus e trae ispirazione da questi piccoli barlumi di bellezza per scrivere le sue poesie. Poesie che non ambiscono ad essere dei pipponi titanici alla D'Annunzio ma l'esaltazione delle piccole cose che ci circondano, diventando più immediate e quindi più toccanti.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
6,5
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
6
|
|
|
|
|
|