Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Recensione: Il cliente (2016)

Leggi i commenti 2 COMMENTI Vota il film 4 VOTI Invia questa pagina via e-mail a chi vuoi tu Stampa questa pagina
Il cliente
titolo originale Forushande
nazione Iran / Francia
anno 2016
regia Asghar Farhadi
genere Drammatico
durata 124 min.
distribuzione n.d.
cast T. Alidoosti (Rana) • B. Karimi (Babak) • M. Sadati (Sanam)
sceneggiatura A. Farhadi
fotografia H. Jafarian
montaggio H. Safiyari
uscita nelle sale 4 Gennaio 2017
media voti redazione
Il cliente Trama del film
Una coppia di coniugi impegnati nelle prove di uno spettacolo teatrale entra in crisi quando la donna subisce una violenta e immotivata aggressione.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Oro (273 Commenti, 64% gradimento) anzianzi Medaglia d'Oro 1 Febbraio 2017 ore 22:49
voto al film:   7,5

Medaglia d'Oro (682 Commenti, 68% gradimento) ale84 Medaglia d'Oro 13 Gennaio 2017 ore 14:11
voto al film:   7,5

Per chi ha amato Una separazione o Il passato, questo Cliente può dare una certa impressione di deja vu, e il confronto può giocare a suo sfavore. Se quelli erano autentici capolavori, questo è forse solo un ottimo film (scusate se è poco), ma rimane un'opera intensa, tragica e ottimamente recitata. Da vedere.
Medaglia d'Argento (171 Commenti, 75% gradimento) Bardamu1991 Medaglia d'Argento 11 Gennaio 2017 ore 21:45
voto al film:   7

Medaglia di Bronzo (51 Commenti, 80% gradimento) barney Medaglia di Bronzo 7 Gennaio 2017 ore 23:49
1
voto al film:   7

Se qualcuno l'ha definito un Farhadi in tono minore, questo film rimane pur sempre un Farhadi. Forushande - letteralmente il "Venditore", non il "Cliente" - propone un parallelismo, non casuale, fra una pièce di Miller, i suoi personaggi e la vita reale dei suoi interpreti, una giovane coppia iraniana "moderna". Il cineasta iraniano continua a dimostrarsi un attento analista dell'animo umano, e in particolare di quello femminile, raccontando il percorso di elaborazione di un'improvvisa e misteriosa aggressione. Ancora una volta, l'Iran ci viene raccontato nelle sue contraddizioni tra modernità e tradizione, con rapide oscillazioni tra il dramma e il naif. Proprio questo registro di leggerezza (il bimbo annoiato, Miss Francis nuda col trench rosso, il selfie col professore) è un piacevole elemento che, rispetto a Una Separazione o Il Passato inserisce elementi di novità e freschezza nello stile cinematografico tendenzialmente drammatico del cineasta.
Ultime Schede