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Recensione: Nordrand

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Nordrand
titolo originale Nordrand
nazione Austria
anno 1999
regia Barbara Albert
genere Drammatico
durata 103 min.
distribuzione Mikado Film
cast N. Proll (Jasmin) • E. Malovcic (Tamara) • A. Alihajdaraj (Senad) • T. Chirila (Valentin)
sceneggiatura B. Albert
fotografia C. Maier
montaggio M. Willi
media voti redazione
Nordrand Trama del film
Vienna, 1995. Jasmin, Tamara, Valentin, Senad e Roman, cinque ragazze con storie, culture e diverse ambizioni mettono in comune le loro esistenze e i loro sogni. Ognuno di loro cerca fortuna all'estremità nord della città che, a partire dal 1989, è diventata il ricettacolo di immigrati provenienti dall'Est europeo e dalla disgregazione dell'ex Jugoslavia. Le ragazze cercano di darsi una mano sostenendosi reciprocamente. Il desiderio di tutte e cinque è di essere amate e capite soprattutto quando la vita le pone di fronte a numerosi problemi: il lavoro e una gravidanza indesiderata.
Recensione “Nordrand”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 6)
La guerra fredda è finita, il muro di Berlino è crollato, la Jugoslavia si sta spaccando...sono gli anni '90 in Europa, l'ultimo decennio di questo millennio. Giovani donne e giovani uomini continuano ad incontrarsi “saltuariamente”, a concepire figli che non desiderano, a accettare lavori spesso degradanti per vivere da soli, a sognare posti lontani e spesso irraggiungibili, lontano dalla città diventata il ricettacolo di immigrati provenienti dall'Est europeo.
Per loro il tempo sembra essersi fermato; per loro il "qui e ora" sembra essere così diverso e così terribilmente più urgente della realtà a cui siamo abituati.
Anche perché, spesso, basta una nuova vita a dare un senso diverso ad un’esistenza.
In questa "spirale" di tempo, cinque giovani vivono in un quartiere a nord della città.
Le loro vite piene di problemi, di infelicità, di rabbia s’intrecceranno l'una con l'altra.
"Nordrand" è un film non nuovo nelle tematiche né particolarmente incisivo da un punto di vista prettamente formale.
La regista rischia a volte di emarginare i personaggi che si trovano a dover lottare contro il sistema e contro un lungometraggio con troppe "regole".
Il primo lungometraggio dell'austriaca Barbara Albert, è comunque un buon documento, una sincera testimonianza di un'epoca che sta volgendo al termine; ma soprattutto è un film che riesce a descrivere abilmente storie di solitudini.
Un ritratto femminile che avremmo potuto accostare a "La vita sognata degli angeli", ma in questo caso, il dono (raro) della regista di cogliere le emozioni più intime, non basta per paragonare "Nordrand" all'ottima pellicola di Erick Zonca.
Premio Marcello Mastroianni a Nina Prol come miglior attrice emergente alla 56ma mostra del Cinema di Venezia (1999).
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