Uno dei film rivelazione dell’anno. L’era glaciale è riuscito a conquistare il pubblico per la sua umanità, per il suo divertimento, l’originalità col quale ha trattato un tema, quello della famiglia (multirazziale), che si può considerare il suo messaggio neanche troppo subliminale e che è il filo conduttore nelle varie storie dei diversi personaggi. La grande differenza con gli altri film d’animazione, primo fra tutti Re-Shrek, è dovuta alla minore pomposità hollywoodiana con la quale è uscito nelle sale, nel non voler per forza essere parte di un disegno di marketing già bello scritto e confezionato. Con l’era glaciale si riscopre l’umanità, le gag divertenti per grandi e piccoli, non c’è l’inganno di un film per bambini (ai quali mettere sotto il naso peluches o poster dei propri eroi) ma rivolto in realtà agli adulti unici intenditori di sottili batutte o argute metafore…
Fa ridere l’era glaciale, si esce dal cinema rilassati, come sempre dovrebbe essere dopo aver visto una favola (con logico happy-ending), semplice ma grande pregio che la Fox ha avuto il merito di non sottovalutare, magari a scapito della ricerca della perfezione grafica o di tecniche assolutamente innovative nella creazione dei personaggi. Tutto è ben ponderato, non c’è stravaganza, le situazioni si susseguono senza strappi, tra esilaranti battute, situazioni comiche memorabili (specie tra il bradipo Sid ed il mammut Manny, che ricordano quelle tra Ciuchino e Shrek) e momenti di dolcezza, il tutto senza alcuna traccia di canzoni, cosa del tutto insolita per un film di questo genere. A questo impianto già di per sé ben strutturato si aggiunge poi il vero asso della manica del film: l’ormai mitico Scrat, lo scoiattolo tragicomico (non-parlante) che non riesce mai a mettere in salvo la sua preziosa ghianda…Questa sorta di Willy il coyote preistorico compare ogni volta come intermezzo tra le varie scene, sketch brevi e divertenti che lo rendono il personaggio più amato nonostante non sia il protagonista della storia. Lo ritroviamo in tutti i trailer, stremato nel suo intento e perseguitato dalla sfortuna, ed è per questo animaletto che sifa il tifo per tutte le due ore…
E un pensiero va a tutti i suoi “fratelli” maggiori, Silvestro, Willy, Paperino… |