Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Recensione: 2046

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2046
titolo originale 2046
nazione Hong Kong
anno 2004
regia Wong Kar-wai
genere Drammatico
durata 120 min.
distribuzione Cinecittà Luce
cast Z. Ziyi (Bai Ling) • T. Kimura ( Tak) • F. Wong (Wang Jing Wen) • G. Li (Su Li Zhen) • T. Chiu-Wai (Chow Mo Wan)
sceneggiatura W. Kar-wai
musiche P. RabenS. Umebayashi
fotografia C. Doyle
montaggio W. Chang Suk Ping
media voti redazione
2046 Trama del film
Era uno scrittore. Pensava di aver raccontato il futuro, in realtà era il passato. Nel suo romanzo un treno partiva una volta ogni tanto per una destinazione misteriosa: 2046. Chiunque viaggiasse verso 2046 voleva riconquistare i ricordi perduti. Era un paese, una data o un luogo della memoria? Si diceva che laggiù tutto rimanesse immutato. Una supposizione, perché nessuno era mai tornato indietro. Con un’eccezione. Lui era là. Scelse di andarsene. Voleva cambiare.
Recensione “2046”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 9)
Hong Kong 1966.
In una piccola stanza d’albergo, Chow Mo Wan, scrittore in crisi di ispirazione, tenta di finire un romanzo di fantascienza ambientato nel 2046. Attraverso la scrittura, Chow si ricorda delle donne che hanno attraversato la sua esistenza solitaria. Appassionate, cerebrali o romantiche, ognuna di loro ha lasciato una traccia indelebile nella memoria, e quella traccia nutre la sua immaginazione.
Una di loro ritorna costantemente nei suoi ricordi: Su Li Zhien, la sola fra tutte che lui abbia veramente amato. Su Li Zhien abitava in una stanza vicina alla sua, la 2046.
Wong Kar-wai ci regala una nuova forma di sublimazione del sentimento, un viaggio metaforico, introspettivo, la ricerca di un non-luogo.
2046 è l’anonima stanza dell’Oriental Hotel che alimenta le memorie e scatena la fantasia dello scrittore. Chow evoca un guardare a se stesso attraverso le immagini dei propri ricordi. Sono loro che nutrono e divorano la sua immaginazione, che lo assalgono e lo risucchiano nelle spirali vorticose di un inconscio che gli fa perdere i confini con la realtà.
Ma 2046 può essere anche la fantascientifica destinazione di un misterioso treno metropolitano, che di tanto in tanto parte, ma da cui nessuno ha mai fatto ritorno. Su questo “veliero fantasma” del futuro, che erra senza trovare la sua meta, l’unico passeggero è Tak, una sorta di alter-ego di Chow. È il solo che abbia scelto di tornare indietro.
Un'esperienza sensoriale, una specie di interminabile pellegrinaggio attraverso un buco scintillante in cui i colori e le forme si fondono e i tempi della narrazione si confondono in un’estetica del frammento, che diviene frammentarietà della visione di una non definita memoria.
Ne nasce una sorta di canale spazio temporale che da un non-luogo dà vita ad un non-tempo.
Talvolta la narrazione sembra come arrestarsi, rimanendo sospesa in un non-tempo che permette al regista di consegnare al suo pubblico l’eterna valenza morale di queste immagini generate nel presente, da ricordi del passato, che inevitabilmente condizioneranno il futuro. Quasi a voler ricordare innanzitutto che la nostra identità, individuale e collettiva, è generata in un non-luogo, da un non-tempo che si chiama memoria: è come una fiamma che non può spegnersi, che trova il suo combustibile in un amore struggente che brucia i suoi protagonisti e si alimenta dei loro ricordi.
In questo sfiorarsi di corpi sta tutta la bellezza di "2046"; un luogo dove nulla cambia mai, dove si ritrova la nostalgia delle cose non dette, il rimpianto di ciò che poteva essere e che non è stato, le immagini di chi se n'è andato, tutto ciò che sembrava perduto.
Presentato in concorso al 57mo Festival di Cannes (2004).
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (12 Commenti, 10% gradimento) marcopecs 4 Agosto 2015 ore 08:08
voto al film:   9

Medaglia d'Argento (171 Commenti, 75% gradimento) Bardamu1991 Medaglia d'Argento 6 Settembre 2013 ore 12:53
voto al film:   7

Utente di Base (1 Commento, 0% gradimento) miracleworker 17 Ottobre 2012 ore 10:56
4
voto al film:   10

straordinario. chi non apprezza, non può capire e non potrà mai capire.
Medaglia d'Oro (273 Commenti, 64% gradimento) anzianzi Medaglia d'Oro 21 Settembre 2012 ore 12:43
voto al film:   7,5

Utente di Base (18 Commenti, 11% gradimento) zioJim 17 Aprile 2012 ore 00:25
6
voto al film:   5

Ingarbugliato, pesante e noioso. Il protagonista sembra essere l'unico uomo sulla terra e le donne tutte pronte a cadere tra le sue braccia. 2046 è il frutto della mente malata di questo scrittore-seduttore che dedica la sua vita a mietere vittime e a scrivere corbellerie.
Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) martella 6 Marzo 2012 ore 21:56
voto al film:   8,5

Medaglia d'Argento (113 Commenti, 59% gradimento) kikujiro Medaglia d'Argento 2 Ottobre 2011 ore 14:41
1
voto al film:   8

Lo stile inconfondibile le inquadrature con 1/3 di immagine nascosta sono la sua firma.
Non e' all' altezza di in the mood for love ma ugualmente da non perdere.
Medaglia d'Oro (682 Commenti, 68% gradimento) ale84 Medaglia d'Oro 5 Luglio 2011 ore 19:49
1
voto al film:   7,5

Il melodramma orientale di Wong-Kar-Wai, raffinato e sofisticato come pochi, è stato tra le cose migliori degli ultimi anni, anche se gfli preferisco il precedente "in the mood for love". Assolutamente da vedere anche i film più coraggiosi degli anni 90; dimenticabile invece la gita americana del banalotto "bacio romantico"...lo aspettiamo alla prova del prossimo film..
Medaglia di Bronzo (76 Commenti, 30% gradimento) Pierrot Medaglia di Bronzo 4 Luglio 2011 ore 20:24
2 2
voto al film:   9

Wong Kar-wai e un inchino.
Utente di Base (15 Commenti, 64% gradimento) laputa 2 Luglio 2011 ore 14:40
voto al film:   9


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