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Recensione: La sottile linea rossa

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La sottile linea rossa
titolo originale The thin red line
nazione U.S.A.
anno 1998
regia Terrence Malick
genere Guerra
durata 170 min.
distribuzione 20th Century Fox
cast S. Penn (Ser.Maggiore Welsh) • J. Caviezel (Soldato Witt) • N. Nolte (Tenente Col. Tall) • J. Cusack (Capitano Gaff) • B. Chaplin (Soldato Bell) • W. Harrelson (Sergente Keck) • A. Brody (Caporale Fife) • G. Clooney (Capitano Bosche) • J. Travolta (Generale di brigata) • E. Koteas (Capitano Staros) • T. Nelson (Soldato Tills)
sceneggiatura T. MalickB. Weber
musiche H. Zimmer
fotografia J. Toll
montaggio L. JonesS. Klein
media voti redazione
La sottile linea rossa Trama del film
Un gruppo di fucilieri dell'esercito statunitense viene mandato a dare il cambio alle unità dei marines ormai sfinite dalla battaglia sul fronte del Pacifico, a Guadalcanal. Della compagnia C fanno parte un sergente maggiore, cinico ed efficiente, un capitano che si rivela essere la coscienza morale dell'intera compagnia e un soldato idealista che vuole portare a casa la pelle.
Recensione “La sottile linea rossa”
a cura di Vaniel Maestosi  (voto: 10)
La compagnia Charlie dei Marines è impegnata nel sud del Pacifico, isola di Guadalcanal seconda guerra mondiale.
Bisogna conquistare l’area ai piedi della collina, dove i giapponesi hanno una sede importante; ma sarà necessaria una cruenta battaglia…
Questo è il pretesto di Terrence Malick. Non il suo film ma solo uno sfondo; mentre inizia, splendido e avvolgente, con l'immagine cruda di un alligatore che s’immerge nel verde cupo di una palude.
Sembra il preludio di una discesa all’inferno ma così non è e improvvisamente appare il protagonista, vaga in un paradiso non più perduto: tra uomini, donne e bambini che sembrano avere lo sguardo di esseri inesistenti in tutta la loro impalpabilità fisica, forse angeli del futuro, resi liberi dalla non-consapevolezza.
Poi una nave da guerra sullo sfondo, ancora il mare liscio e calmo, su quella nave altri uomini, sembrano uomini antichi sospesi nel mito d’Omero, arrivano nella giungla che ora inghiotte tutto il gelo meccanico delle armi.
Sinfonia del dolore pensato, delle parole pensate, il dialogo dei personaggi è con se stessi, l’azione non distrae, è un continuo viaggio interiore alla ricerca di un senso, di una forza, di fede.
Il soldato Bell crede nell’amore e non ha paura; si rifugia nel ricordo e nel sogno di sua moglie, immagini serene, delicate come il profumo che emanano. L’amore può essere la salvezza?
Il soldato Witt è il protagonista, era lui inizialmente a vagare nel paradiso e lui giura di averlo visto un altro mondo, dove gli esseri danzano e non muoiono…
Questo mondo non appartiene al Sergente maggiore Welsh, lui non ha speranza, sente e intuisce un dolore troppo grande per credere…
O il Tenente Col. Tall che, sue parole, “si è spezzato la schiena per vent’anni e ha leccato il culo a troppe persone, per ottenere cosa?” Per lui non c’è più illusione del futuro ma rabbia.
Poi dopo quasi un’ora si scatena l’inevitabile inferno.
La battaglia è feroce, il tempo perde sostanza e spessore, siamo nel Novembre del 1942, e s’annulla.
Assaporiamo morte nell’orrendo dolore visivo, le immagini intercorrono veloci ma sempre un passo indietro al pensiero che continua incessante a interrogarle.
Ci sono due guerre, una reale ed una interiore, Malick crea un film dove le immagini vengono dopo il “sentire”, filosofia pura.
Alcuni soldati moriranno, come Witt…altri no, ma la pace è persa e non serve che la battaglia finisca per poterla riacquistare.
Non finisce il film ma ritorna indietro, cos’è rimasto non ha più senso, sembra di risentire le parole del Tenente Col. Tall…
Adesso è lo spettatore ad avere la sensazione o forse il bisogno di un mare silenzioso dove poter sognare o danzare come uomini senza tempo, come il soldato Witt o come Terrence Malick, capace di un film ebbro d’arte, di visioni e di pensieri sublimi.
Capolavoro.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia di Bronzo (72 Commenti, 75% gradimento) yanquiuxo Medaglia di Bronzo 27 Aprile 2017 ore 03:10
3
voto al film:   9,5

Anche se non fregherà nulla a nessuno, condivido qui la mia seconda visione di questo film, che mi aveva lasciato non poco perplesso. Non ho mai cambiato opinione così radicalmente, né so spiegarne il motivo. Della mia precedente opinione, rimango convinto di poche piccole cose, ma è stato interessante vedere come una seconda visione in lingua originale e con audio in cuffia, sia stata un'esperienza totalmente diversa. Che dire quindi che non sia già stato detto da altri? Probabilmente il più grande film contro la guerra mai realizzato.
Medaglia di Bronzo (72 Commenti, 75% gradimento) yanquiuxo Medaglia di Bronzo 29 Marzo 2017 ore 23:13
3
voto al film:   9,5

Mi permetto di dissentire dalle entusiaste critiche che ho letto prima e dopo il film. Viene innalzato a capolavoro e per molti può esserlo tranquillamente: è un ottimo film condito da una fotografia e una regia eleganti che catturano la natura in alcuni momenti veramente sublimi. Malick è bravo a dirigere le scene più cruente e certamente io non sono uno che subisce la cosi detta ''lentezza'' di un film, ma mi è sembrato tangibile che la sottile linea rossa, a volte si prendesse dei tempi veramente grandi per esprimere un concetto o descrivere una situazione. Mi è sembrato un normale film di guerra che non ha nulla di nuovo da dire, e che per giunta non spicca nemmeno troppo in sceneggiatura. Ho trovato i personaggi facilmente dimenticabili, animati da dialoghi al limite del cliché, con qualche picco di profondità ogni tanto. Non un film noioso, non un film brutto, ma un film che non aggiunge nulla di nuovo al genere e che a mio avviso ci dice cose che già sappiamo molto bene.
Utente di Base (9 Commenti, 75% gradimento) Maverick 25 Febbraio 2017 ore 15:10
voto al film:   9

Medaglia d'Argento (196 Commenti, 27% gradimento) Standby Medaglia d'Argento 31 Gennaio 2016 ore 16:00
voto al film:   7,5

Utente di Base (39 Commenti, 72% gradimento) Asdrubbale 25 Ottobre 2015 ore 01:10
voto al film:   8,5

Medaglia d'Oro (257 Commenti, 44% gradimento) manfool Medaglia d'Oro 2 Ottobre 2015 ore 01:53
3 1
voto al film:   10

Senza dubbio il film di guerra che mi è piaciuto, mi ha colpito e commosso di più, anche a confronto di Platoon e Apocalypse Now. Una parte dei protagonisti tenta di preservare la propria integrità nel modo migliore che conosce un soldato, l'attacco, assecondando la paura e soccombendo all'istinto omicida. Gli altri mentono a se stessi giustificando la morte dei soldati nemici fornendosi una ragione plausibile per uccidere e ricercandola nel patriottismo, nella minaccia alle vite e alla loro terra. Ma tutti converranno che per quanto la guerra possa esser spinta dalle più nobili motivazioni e dai più caparbi ideali, rimane futile poichè genera soltanto morti e vivi. Non eroi. Non liberatori. Non esseri umani migliori, solo sopravvissuti.
Tecnicamente poi è una pellicola sublime dalla fotografia che alterna i colori sgargianti delle località tropicali ai colori freddi e spenti durante le fasi di combattimento. Lo ritengo il miglior film di guerra che sia mai stato realizzato.
Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) Marcolino93 20 Marzo 2015 ore 13:35
voto al film:   8,5

Medaglia di Bronzo (77 Commenti, 64% gradimento) Hal9K Medaglia di Bronzo 17 Febbraio 2015 ore 17:10
5
voto al film:   9,5

Terrence Malick è un regista geniale, e tramite "La sottile linea rossa" apporta il suo contributo al genere con un film unico, che ne trascende i confini. Segna il contrasto tra la condizione umana, condizionata dalla guerra, e la poesia e la bellezza della natura, quasi una dimensione mistica inaccessibile all'uomo civilizzato, che ne può solo venir contaminata, perdendo la propria purezza originale. E pur non condividendo la visione naturalistica del regista, a parte che per la cinica rappresentazione della guerra, è impossibile non esserne catturati e rimanerne indifferenti.
Utente di Base (5 Commenti, 40% gradimento) Rosy 15 Febbraio 2015 ore 21:03
voto al film:   10

Utente di Base (26 Commenti, 48% gradimento) alfredH 15 Gennaio 2015 ore 18:29
voto al film:   6


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