Nuvole in viaggio. Nuvole di fumo, di vapori, di alcool; nuvole di fiato condensato nell'aria gelida; di sigarette eterne che occupano le attese infinite... Nuvole di malinconiche sbronze in piccoli bar di periferia: malconci, silenziosi, lividi; birre e vodka da sorseggiare tra una sigaretta e l'altra; nervosi, un pò tremanti, molto preoccupati, mai sconfitti. Nuvole di speranze condensate nell'aria gelida della Finlandia: non sbuffi, ma sospiri; poche parole... Nuvole di attesa, d’immobilità, nuvole in viaggio: un viaggio a cerchio chiuso, un cerchio sempre più stretto e soffocante ad ogni tentativo di riscattarsi, d’invertire i processi di peggioramento in processi di miglioramento; di variare il percorso. Ma ogni deviazione si rivela una trappola, ogni scorciatoia un vicolo cieco, ogni porta un passaggio murato: e ai personaggi di Kaurismaki non resta che attendere ancora: ingannare il tempo.
"Nuvole in Viaggio" è essenzialmente costruito in negativo: la quotidianità dei protagonisti viene incrinata dal duplice licenziamento, e progressivamente spezzata e sminuzzata da una serie di sconfitte ed insuccessi senza sosta. Eppure il dramma si tinge di una comicità sottile, discreta, rispettosa della materia che tratta... Perchè sono nuvole in viaggio, che prima o poi passano: dietro c'è il sole che occhieggia dall'alto, come qualcosa che miracolosamente fa coincidere ottimismo e consolazione... |