Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Recensione: Balla la mia canzone

Scrivi un Commento COMMENTA Vota il film VOTA Invia questa pagina via e-mail a chi vuoi tu Stampa questa pagina
Balla la mia canzone
titolo originale Dance Me to My Song
nazione Australia
anno 1998
regia Rolf de Heer
genere Drammatico
durata 102 min.
distribuzione Lantia Cinema
cast H. Rose (Julia) • J. Kennedy (Eddie)
sceneggiatura R. de HeerH. RoseF. Stahi
musiche G. Tardif
fotografia T. Clark
montaggio T. Nehme
media voti redazione
Balla la mia canzone Trama del film
Il centro del coraggio è Julia, una ragazza spastica condannata dalla malattia a dover dipendere dagli altri e in particolare da Madaleine, la sua assistente sociale. Madeleine però, vittima delle sue inconsistenti storie d'amore e incapace di provare qualsiasi sentimento, è una psicotica abile solo a scaricare le sue frustrazioni sul più debole. Julia, al contrario, nonostante comunichi solo attraverso un sofisticato computer vocale, trasmette al prossimo una straordinaria voglia di vivere e di amore.
Recensione “Balla la mia canzone”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 7)
Julia è una ragazza costretta a vivere su una sedia a rotelle e a parlare utilizzando la voce di una macchina, a causa di una gravissima paralisi cerebrale. L'assistenza sociale ha affidato Julia a Madelaine, che se ne occupa a modo suo... Scritto dalla stessa Heather Rose e diretto da Rolf de Heer, uno dei più valenti cineasti australiani, il film, è una metafora sulla dignità di chi, pur afflitto da un handicap pesantissimo, cerca almeno di crearsi una propria indipendenza.
Diverse sono le possibilità esistenziali delle due giovani donne, diversi gli stili di vita e i bisogni che le caratterizzano; ma questa volta i loro destini s’incrociano per necessità: nonostante l’età adulta, Julia ha bisogno di essere accudita quasi come una neonata. Necessità che si scontra con quella di Madelaine, fisicamente autonoma, ma a sua volta vittima di un terribile bisogno: sfogare su una creatura fisicamente inerme tutta la rabbia impotente che le risveglia la durezza della sua vita.
E così Julia si trova a lottare duramente per strappare alla vita qualche spazio in cui sperimentarsi come donna; attraverso gli sguardi intensi e le poche parole battute sulla tastiera di un computer, emerge una donna dalla personalità ricca e complessa; una donna capace di trasmette amore e una straordinaria voglia di vivere. Madelaine invece è imprigionata nella sua distruttività, ne soffre e spera di liberarsene rubando agli altri ciò da cui si sente esclusa.
"Balla la mia canzone" è dunque un piccolo racconto, un film audace, sia per la relazione amorosa anomala, sia per lo sviluppo narrativo estremamente basilare, affidato a tre personaggi e a pochi dialoghi.
Selezione ufficiale al Festival di Cannes.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Il film non è stato ancora commentato.
Ultime Schede