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Recensione: Yossi & Jagger

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Yossi & Jagger
titolo originale Yossi & Jagger
nazione Israele
anno 2002
regia Eytan Fox
genere Drammatico
durata 65 min.
distribuzione Metacinema
cast O. Knoller (Yossi) • Y. Levi (Jagger)
sceneggiatura A. Bernheimer
musiche I. Lider
fotografia Y. Scharf
montaggio Y. Grunfeld
media voti redazione
Yossi & Jagger Trama del film
Yossi, ufficiale di carriera e comandante di compagnia, e Jagger, uno dei suoi migliori caporali di leva, non potrebbero essere più diversi: il primo è riservato, riflessivo, tradizionale, il secondo è trasgressivo e disinvolto. I due prestano servizio al confine tra Israele e Libano e hanno una relazione, ma il loro amore deve rimanere il più possibile segreto. Jagger sta per congedarsi ed è convinto che anche Yossi dovrebbe abbandonare l'esercito.
Recensione “Yossi & Jagger”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 6,5)
“Yossi & Jagger” non è solo un film, ma anche e soprattutto un caso cinematografico. Per oltre due mesi ha fatto il tutto esaurito nelle sale di Tel Aviv e in breve è diventato un fenomeno collettivo in tutta Israele.
In una remota base militare israeliana al confine con il Libano si sviluppa l'amore tra Yossi e Jagger, due ufficiali dell'esercito. Il primo è comandante di compagnia, il secondo è uno dei suoi migliori caporali. Yossi è riservato, professionale e riflessivo, mentre Jagger è disinvolto e trasgressivo.
Negli spazi angusti della base, al riparo dagli occhi dei compagni, cercano di trovare alcuni momenti d'intimità in un sistema rigido come quello militare. Circondata dalla neve, la base diventa così un microcosmo in cui si muovono ragazzi come ce ne sono in tutto il mondo; ognuno innamorato di qualcuno senza essere ricambiato, ognuno chiuso in un mondo interiore non sogna altro che tornare a casa.
Lo sceneggiatore Avner Bernheimer e Eytan Fox non avevano intenzione di fare un film patriottico. Al contrario, volevano fare un film con un che di sovversivo sull'amore fra uomini in uniforme. Ma la pellicola molto umana che hanno creato, in modo del tutto non intenzionale, riesce a raccontare egregiamente anche la storia della situazione attuale in Israele.
Basato su una storia vera, "Yossi and Jagger" è un film modesto nei dialoghi, nella regia e nelle sue ambizioni artistiche. Non fa commenti sulla storia, non parla di politica e non ha una profondità filosofica. Non viene pronunciata neanche una parola giudaica o sionista per l'intera durata del film: racconta solo un piccolo episodio che avviene in un remoto avamposto di confine israeliano.
La pellicola è "semplicemente" una storia autentica sulla vita e la morte dei giovani israeliani di oggi, una tenera e sincera storia d'amore tra due ufficiali che cercano di sopravvivere quotidianamente in un mondo impossibile. Ma, come accade nella vita reale, anche nel film la morte si avvicina a "questi" israeliani così pieni di vitalità. E ogni notte escono per incontrarla. Senza ideologia e senza sventolare bandiere.
I creatori di "Yossi and Jagger" sono di sinistra. Nelle loro vite private sono contrari alla occupazione, alla guerra, alla destra e ai religiosi. Quando decisero di fare un film apolitico sugli amori e il comportamento e i desideri dei soldati israeliani in avamposti isolati, la dinamica del film si dimostrò più forte di loro.
Nessuna morbosità quindi o voglia di scandalizzare nel raccontare la tenera e sincera storia d’amore tra i due ufficiali che colpisce al cuore proprio per l’universalità di un sentimento che, a qualsiasi latitudine, contesto storico e differenza di sessi, rimane l’unica soluzione possibile per la sopravvivenza.
Presentato alla Berlinale 2003 nella sezione Panorama.
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