Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Recensione: Shortbus

Scrivi un Commento COMMENTA Vota il film 2 VOTI Invia questa pagina via e-mail a chi vuoi tu Stampa questa pagina
Shortbus
titolo originale Shortbus
nazione U.S.A.
anno 2006
regia John Cameron Mitchell
genere Drammatico
durata 102 min.
distribuzione Bim Distribuzione
cast R. Barker (Rob) • L. Beamish (Sian) • J. Bond (Tenutaria) • J. Brannan (Ceth) • P. Dawson (James) • P. Deboy (Jamie) • S. Lee (Sofia)
sceneggiatura J. Mitchell
musiche M. Hill
fotografia F. DeMarco
montaggio B. Kates
uscita nelle sale 24 Novembre 2006
media voti redazione
Shortbus Trama del film
Shortbus segue le malinconiche-allegre peripezie erotiche e sentimentali di un gruppo di personaggi emblematici della New York di oggi.
Recensione “Shortbus”
a cura di Vaniel Maestosi  (voto: 6,5)
Ho sempre considerato il sesso come la terminazione nervosa delle persone: guardando due estranei mentre fanno l’amore si capisce quasi tutto di loro” (John Cameron Mitchell)

Contro un mondo pieno di “vorrei ma non posso” apre le porte Shortbus, locale iper-moderno o meglio luogo dove fuggire i demoniaci alienanti grattacieli di una città, New York, nata per sorprendere e affaticare. Qui, come nel film, si può tutto, si parla d’amore e si vede il sesso, si fugge e ci si ripara da quel 'mondo cane', dove ritmi infernali, facciate e continue repressioni disperdono continuamente ogni forma di intimità.
Dentro le pareti di Shortbus la solitudine sparisce e si trasforma in comunicazione corporale al limite tra eros e porno, spesso oltre, ma emozionante nel far vibrare leggermente, accudendole, inibizioni e vergogna.
John Cameron Mitchell dopo il fortunato esordio-gioiello “Hedwig”, torna alla regia cercando di sfidare, sfatandolo, uno dei maggiori tabù di ogni epoca. Il sesso c’è intendiamoci, esplicito fin quasi all’odore, dall’inizio alla fine, non esclude nulla, dal kamasutra alla masturbante solitudine dei protagonisti, ma ci si accorge subito che scoprire il piacere del sesso non è fastidioso ed anzi si rivela tenero; i personaggi cercano continuamente qualcosa, schizzi vitali, armonie, giorni sensoriali, coinvolgendosi e restandone assorti. Gay etero sado e masi in fondo diventano uguali, si confondono in un gioco di ruoli simile per tutti che stupisce e libera dalle inibizioni, come una sorta di paradiso orgiastico, dove poter allietare, quasi una droga rasserenatrice, sensi e sentimento.
Scorrono nella città e nella vita i protagonisti, in una grande mela, affascinante e musicale, dove punk e cravatte giocano a mimetizzarsi. Solo in questa eccentrica, senza sonno, moderna Babilonia sembra sia possibile un luogo esclusivamente per il sesso disinibito e allo stesso tempo anche triste, colmo di quella malinconia vitale, che lascia almeno una reale esperienza sensoriale.
Una prova creativa divertita e coraggiosa, un esperimento riuscito ed eccitante per ogni gusto sessuale con un’unica restrizione: vietato ai minori di 18 anni.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia di Bronzo (65 Commenti, 65% gradimento) priMario Medaglia di Bronzo 16 Maggio 2012 ore 00:58
voto al film:   7

Utente di Base (7 Commenti, 85% gradimento) angelonero 6 Gennaio 2012 ore 20:44
voto al film:   6,5

News sul film “Shortbus”
Shortbus Shortbus rifiutato da molti cinema italiani "Shortbus" rifiutato da molti cinema italiani  (20 Novembre 2006)
Ultime Schede
Rabbit Hole
Shortbus
Festival di Cannes 2006
59ª Edizione
COMPRA
IL DVD
Compra il Dvd Shortbus