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Recensione: La stella che non c'è

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La stella che non c'è
titolo originale La stella che non c'è
nazione Italia
anno 2006
regia Gianni Amelio
genere Drammatico
durata 104 min.
distribuzione 01 Distribution
cast S. Castellitto (Vincenzo Buonavolontà) • T. Ling (Liu Hua) • A. Costabile (Giovane operaio) • H. Ha (Chong) • C. Sng (Segretaria) • E. Vanigiani (Dirigente acciaieria) • R. Rossi (Dirigente acciaieria)
sceneggiatura G. AmelioU. Contarello
musiche F. Piersanti
fotografia L. Bigazzi
montaggio S. Paggi
uscita nelle sale 8 Settembre 2006
media voti redazione
La stella che non c'è Trama del film
Una delegazione cinese arriva in Italia per rilevare un grande impianto da un’acciaieria in disarmo. Vincenzo Buonavolontà, manutentore specializzato nei controlli delle macchine, è convinto che l’altoforno in vendita non sia in buone condizioni e vuole ostinatamente trovare il guasto perchè non succedano, com’è già accaduto, incidenti gravi agli operai che dovranno manovrarlo. Vincenzo scopre il difetto dell’impianto quando però i cinesi sono già ripartiti con tutto il carico per il loro Paese. Non ci pensa due volte: vola a Shanghai per consegnare di persona la centralina idraulica modificata. Ma lo aspetta una brutta sorpresa: l’azienda cinese che aveva comprato l’impianto lo ha già rivenduto ad altri...
Recensione “La stella che non c'è”
a cura di Glauco Almonte  (voto: 6)
L’Italia è lontana

Gran bel personaggio, Vincenzo Buonavolontà: costruito a partire dal nome, ma soprattutto a partire da un ideale di professionalità che oggi sembra scomparso. Impegnato nella manutenzione di un impianto appena venduto a un’azienda di intermediazione cinese, Vincenzo insegue letteralmente il suo macchinario perché ne ha scoperto un difetto e sa come ripararlo: è questo il personaggio che viene presentato allo spettatore, un personaggio che inizia con il proprio lavoro e lì finisce, senza che Amelio senta la necessità di inquadrarlo in una ipotetica vita normale. Lo scopo del suo viaggio ai limiti dell’impossibile, evitare incidenti causati dal malfunzionamento dell’impianto, la dice lunga: un intervento non richiesto né agevolato, seguendo soltanto la propria coscienza e, forse ancora di più, l’ideale del miglior svolgimento possibile del proprio lavoro.
Castellitto entra facilmente nei panni di questo protagonista assoluto, sempre al centro della narrazione e dell’inquadratura: niente di nuovo per lui, centro di gravità anche del precedente “Il regista di matrimoni” di Bellocchio; questa volta, più che sui piccoli gesti e sulle pause di riflessione, si concentra sull’espressione del viso, ripreso spesso in intensi primi piani, unica fessura attraverso la quale far intravedere un personaggio inesistente al di fuori dei limiti temporali della storia raccontata.
Accanto a lui, perfetta nel contrasto, la giovane Liu Hua: disoccupata, senza un obiettivo preciso, pratica del posto e della lingua, ma soprattutto un personaggio che emerge e si trasforma man mano.
Attorno a questa ‘strana coppia’, un mondo che Vincenzo sottovaluta immergendovisi senza la minima idea di cosa lo aspetti: nel bene e nel male, senza che nulla rappresenti esclusivamente l’uno o l’altro di questi due estremi, il viaggio e la Cina stessa si rivelano pieni di difficoltà e di sorprese. La critica più forte, l’unica che non viene bilanciata da un adeguato rovescio della medaglia, è interna, nelle parole (e nel passato) di Liu Hua.
Portata a termine la sua impresa, Vincenzo non riesce a gioire fino in fondo: ha visto un paese la cui distanza dal suo, per alcuni versi – quelli che lui meno s’aspetta – così simile, varia molto se la si guarda dall’Italia o dalla Cina; e, sorpresa delle sorprese, il più lungo, ma molto più lungo, è il tragitto inverso.
In concorso al 63° Festival di Venezia, il titolo fa riferimento alla bandiera cinese; il plurale, forse, sarebbe stato più idoneo.
Commenti del pubblico







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Medaglia d'Oro (313 Commenti, 59% gradimento) Pangur Medaglia d'Oro 8 Novembre 2011 ore 18:24
voto al film:   5,5

Medaglia di Bronzo (61 Commenti, 63% gradimento) edanbra Medaglia di Bronzo 8 Novembre 2011 ore 15:22
voto al film:   4,5

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