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Recensione: Born into brothels

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Born into brothels
titolo originale Born Into Brothels: Calcutta's Red Light Kids
nazione India / U.S.A.
anno 2004
regia Zana BriskiRoss Kauffman
genere Documentario
durata 85 min.
distribuzione Fandango
sceneggiatura Z. BriskiR. Kauffman
musiche J. McDowell
fotografia Z. BriskiR. Kauffman
montaggio N. BakerR. Kauffman
uscita nelle sale 13 Ottobre 2006
media voti redazione
Born into brothels Trama del film
Le persone più marchiate nel quartiere a luci rosse di Calcutta, non sono le prostitute, ma i loro figli. Di fronte alla miseria più nera, agli abusi e alla disperazione, questi bambini hanno pochissime possibilità di sfuggire allo stesso destino della madre e crearsi un’esistenza diversa.
Recensione “Born into brothels”
a cura di Andrea Peresano  (voto: 8)
"Bisogna accettare la vita per quello che è: triste e dolorosa."
Quando nel 1997 la fotografa inglese Zana Briski arrivò a Calcutta, il suo scopo principale era documentare le assurde condizioni in cui vivono le prostitute del quartiere-bordello, la zona rossa della città indiana. Ma nel suo lavoro e nella sua lotta per denunciare abusi e mostruosità, la reporter è entrata in contatto con chi in questa porzione di mondo subisce ancora di più la difficoltà della vita, cioè i figli delle prostitute, bambini persi in un limbo infernale senza nessuna speranza di uscirne. Eppure, nonostante cresciuti in un ambiente violento, per strada, lavorando per e con delinquenti, prostitute e spacciatori, i bambini risultano essere di vulcani di vitalità ed estro creativo. Così Zana decide di puntare tutto su di loro tentando di dargli un’alternativa: la fotografia. I ragazzini si avvicinano alla strana e nuova macchina acquisendo immediatamente familiarità e dimostrandosi molto ricettivi agli insegnamenti della fotografa. I loro scatti diventano un fenomeno arrivando ad essere esposti e venduti sia in Europa che in America finanziando così il progetto e aiutando la fotografa che nel frattempo ha iniziato a cercare di dargli di più di un semplice svago, una scuola, un’istruzione, un futuro, risulta difficile e disarmante però cercare di farsi accettare dalla società se si è figli di tossicodipendenti o di prostitute.
Zana insieme a Ross Kauffman ha ripreso le lezioni, i momenti di svago, la vita domestica ed il lavoro quotidiano di questo gruppo di bambini indiani, e da queste riprese e dai servizi fotografici dei ragazzi e della fotografa è nato Born into brothels, l’interessante documentario vincitore dell’Oscar nel 2005 ed esperienza di vita incommensurabile per i due registi. 85 minuti di colore, musica, balli e risate nel tremendo e caotico contesto di una delle peggiori zone di tutta l’India. Gli occhi dei piccoli osservano e con la massima semplicità analizzano le loro vite parlando lucidamente di problematiche di cui non dovrebbero nemmeno immaginare l’esistenza. I nostri figli sono il nostro futuro, ma i nostri figli non dovrebbero subire gli errori del nostro passato e portarne il peso sulle spalle, dovremmo a differenza essere noi a privarci di tutto pur di offrirgli la speranza di un futuro migliore, una responsabilità troppo spesso facilmente dimenticata.
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