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Recensione: Anplagghed al cinema

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Anplagghed al cinema
titolo originale Anplagghed al cinema
nazione Italia
anno 2006
regia Aldo BaglioGiovanni StortiGiacomo Poretti
genere Commedia
durata 100 min.
distribuzione Medusa Film
musiche G. Marcelli
uscita nelle sale 24 Novembre 2006
media voti redazione
Anplagghed al cinema Trama del film
Ripresa dello spettacolo teatrale "Anplagghed" che il trio ha portato in giro per l'Italia, dal febbraio 2006, toccando 22 città, e registrando ovunque il tutto esaurito. Il filo conduttore dello spettacolo è la vita in un quartiere di periferia di una grande metropoli, con un nutrito gruppo di personaggi alle prese con i piccoli e grandi problemi di tutti i giorni. Al centro della storia un ritratto della Terra raccontato da tre Astronauti avveniristici e cialtroni e da un robottino un po' secchione atterrati con la loro Enterprise su un pianeta sconosciuto abitato da alieni: gli spettatori.
Recensione “Anplagghed al cinema”
a cura di Vaniel Maestosi  (voto: 5,5)
Trasposizione integrale dello spettacolo teatrale che ha attraversato, da Febbraio, ventidue città italiane prima di approdare, inondandole, nelle sale cinematografiche.
Caso unico in Italia lo spettacolo teatrale è stato ripreso con telecamere ad alta definizione e registrato con sistemi audio innovativi, capaci di ricreare fedelmente ogni suono dal vivo.
Sei scene e alcuni intervalli disegnano la trama di uno spettacolo a episodi, con tanti personaggi e macchiette, dall’arrivo sulla terra di quattro alieni attratti dalla razza uomini-spettatori, passando per la città Metropolis, quasi un (involontario?) omaggio a Fritz Lang per nome e architetture gotiche.
Il film si nutre delle gags note del trio milanese, nato nel teatro e nel teatro comico infallibile come il ‘coinvolgismo’ del dotto Giacomo.
Alcune battute e alcuni ruoli restano vincenti, il trio è a suo agio quando deve reinterpretare il passato, rallenta invece quando deve rinnovare; quanti anni sono ormai che Giacomo veste i panni del vecchietto rincoglionito?!
Ma mentre a teatro si ha il tempo e il piacere di commentare e apprezzare un’intuizione comica al cinema si perde l’effetto e il tempo invece di restringersi si dilata inutilmente, diventando a tratti noioso e banale.
Un plauso particolare a Silvana Fallisi, già vista in “Chiedimi se sono felice”, ma decisamente più brava e interessante negli svariati personaggi interpretati.
Concludendo, se a teatro il trio resta vincente per carisma, al cinema non convince né come scelta né come risultato, sembrando nulla più dell’ennesima annuale natalizia corsa agli incassi.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) Stronzo91 14 Dicembre 2014 ore 01:11
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Utente di Base (7 Commenti, 33% gradimento) nefasto87 19 Marzo 2012 ore 15:38
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Medaglia d'Oro (257 Commenti, 44% gradimento) manfool Medaglia d'Oro 1 Febbraio 2012 ore 21:51
1
voto al film:   6

5 per i fan del cinema, 7 per quelli del teatro
Utente di Base (3 Commenti, 66% gradimento) Epo11 25 Dicembre 2011 ore 04:16
voto al film:   6,5

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