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Recensione: La notte (1960)

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La notte
titolo originale La notte
nazione Italia
anno 1960
regia Michelangelo Antonioni
genere Drammatico
durata 122 min.
distribuzione n.d.
cast M. Mastroianni (Giovanni Pontano) • J. Moreau (Lidia) • M. Vitti (Valentina) • B. Wicki (Tommaso) • R. Mazzacurati (Resy) • G. Marsan (Fanti)
sceneggiatura M. AntonioniE. FlaianoT. Guerra
musiche G. Gaslini
fotografia G. Di Venanzo
montaggio E. Da Roma
media voti redazione
La notte Trama del film
Dopo pochi anni di matrimonio, lo scrittore Giovanni Pontano e sua moglie Lidia s'accorgono che il loro amore è ormai finito nel grigiore della noia e di una sempre crescente incomunicabilità. La narrazione inizia con la visita che i due coniugi fanno ad un loro intimo amico, anch'egli scrittore, che vive le ultime ore della sua vita in una lussuosa clinica. La dolorosa visione del moribondo spinge Giovanni alla ricerca di una qualsiasi distrazione mentre Lidia, come vuota d'ogni sentimento, vaga senza scopo nella città assolata e deserta. La sera, dopo un'annoiata visita ad un night Club, i due raggiungono la fastosa villa di un industriale che propone a Giovanni un lavoro redditizio. Giovanni prende tempo. Raggiunge la figlia dell'ospite, che s'annoia nella propria quasi patetica solitudine, e la corteggia. Lidia, a sua volta, accetta con indifferenza le attenzioni di un altro ospite, ma si ritrae decisamente quando queste si fanno più pressanti. L'alba sorprende Lidia e Giovanni l'uno accanto all'altra, ancor più tristi e disillusi. Nel silenzio della campagna, i due trovano il coraggio di parlare apertamente e con rimpianto della loro passata felicità, e con impeto improvviso Giovanni abbraccia sua moglie.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Oro (264 Commenti, 70% gradimento) mimma Medaglia d'Oro 15 Dicembre 2015 ore 16:01
2
voto al film:   7,5

Film d’impatto non semplice, un pò ostico ma che lascia un segno profondo.C'è una critica all'alta società milanese del boom economico italiano degli anni '60 (le grandi feste nelle ville dei nuovi industriali), c'è il rapporto fra intellettuale e potere (il potere che tenta di asservire la cultura) e c'è la vicenda di una coppia, di due che non si amano più ma che continuano a stare insieme. Trascinati casualmente in una festa trascorreranno una notte nel corso della quale sperimenteranno pericolosi abissi e indicibili tristezze. Il nuovo giorno li vedrà di nuovo insieme.
Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) charlie91 5 Novembre 2014 ore 14:06
voto al film:   7,5

Utente di Base (33 Commenti, 28% gradimento) claudiaccio1 26 Ottobre 2011 ore 16:51
1
voto al film:   7,5

UN PO' TRISTE MA SUGGESTIVO. BRAVO ANTONIONI
Medaglia d'Oro (682 Commenti, 68% gradimento) ale84 Medaglia d'Oro 29 Aprile 2011 ore 11:45
voto al film:   8,5

Il film di Antonioni a cui sono più affezionato; suggestivo e malinconico, senza consolazioni e speranze, se non al sorgere dell'alba finale. Un viaggio nell'abisso del vuoto esistenziale e della fine di un amore. Da non perdere.
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