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Recensione: Il tè nel deserto

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Il tè nel deserto
titolo originale The Sheltering Sky
nazione Gran Bretagna
anno 1990
regia Bernardo Bertolucci
genere Drammatico
durata 138 min.
distribuzione Penta Distribuzione
cast D. Winger (Kit Moresby) • J. Malkovich (Port Moresby) • C. Scott (George Tunner) • J. Bennett (Signora Lyle) • T. Spall (Eric Lyle) • N. Braschi (Donna francese) • S. Monuar (Conducente autobus) • K. Alaqui (Donna Palazo Ksar)
sceneggiatura B. BertolucciM. Peploe
musiche R. HorowitzR. Sakamoto
fotografia V. Storaro
montaggio G. Cristiani
media voti redazione
Il tè nel deserto Trama del film
Nel 1947, due facoltosi coniugi americani in crisi provenienti da New York, lui Port Moresby, musicista a corto d'ispirazione, lei Kit, scrittrice ormai priva d'inventiva, intraprendono un viaggio in Africa, con l'amico George Tunner che va in cerca di avventure, mentre essi sperano che un qualche cosa li aiuti a uscire dalla loro crisi coniugale. Sono sposati da dieci anni e si vogliono ancora bene, nonostante un raffreddamento nei rapporti, che li ha indotti a dormire in camere separate. Alloggiati con Tunner nell'entroterra di Tangeri, in un albergo che la guerra ha ridotto al degrado, Port e Kit finiscono con concedersi entrambi un diversivo extra coniugale. A lui va male: rischia infatti il linciaggio da parte dei "protettori" di una prostituta indigena, che lo ha soddisfatto tentando di derubarlo; lei per poco non viene sorpresa dal marito mentre dorme con Tunner. A questo punto tentano di riannodare i loro rapporti e ridestare la passione, durante una passeggiata fra scoscendimenti sassosi. Decidono infine di separarsi da Tunner e si addentrano insieme nel deserto del Sahara, adattandosi ai costumi delle carovane, fra crescenti difficoltà e disagi. Port si ammala di tifo, e Kit cerca disperatamente un medico, un ospedale, qualcuno che l'aiuti, mentre il marito attende in preda al delirio. Trovano finalmente precario rifugio in uno squallido forte semiabbandonato della Legione straniera, sprovvisto di un minimo d'igiene e di assistenza sanitaria. Qui Port muore, nonostante gli sforzi della moglie, che lo assiste con dedizione. Priva di mezzi, Kit si unisce a una carovana di Tuareg in marcia nel deserto, ed è ben presto preda del giovane beduino Belgassim, che la costringe a vestirsi da ragazzo arabo e la impone al suo contrariatissimo harem. Lasciata libera da Belgassim e scoperta come donna, Kit viene brutalmente aggredita dai Tuareg. Riprende i sensi quasi inebetita in un ospedale di Tangeri e viene ricondotta all'albergo da un'assistente sociale americana. Qui rifiuta di rivedere Tunner, che l'ha sempre cercata, e vaga come un'automa fra i tavoli del bar, frequentato mesi prima insieme al marito, mentre dal suo tavolo d'angolo, immobile ed enigmatico come allora, un vecchio saggio recita con voce monotona le proprie amare considerazioni sulla vita.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (12 Commenti, 10% gradimento) marcopecs 6 Novembre 2013 ore 23:12
voto al film:   6

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