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Recensione: Nero bifamiliare

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Nero bifamiliare
titolo originale Nero bifamiliare
nazione Italia
anno 2006
regia Federico Zampaglione
genere Commedia
durata 90 min.
distribuzione Moviemax
cast C. Gerini (Marina) • L. Lionello (Vittorio) • E. De Marchi (Slatko) • A. Marcello (Bruna) • M. Giusti (Carlo Nobili) • C. Leone (Mamma di Marina) • A. Giannini (Ossobuco) • E. Mahieux (Carmine) • R. Remotti (Colonnello Piacentini) • C. Stafida
sceneggiatura R. GentileF. Zampaglione
musiche F. Zampaglione
fotografia A. Catinari
montaggio C. Cantucci
uscita nelle sale 13 Aprile 2007
media voti redazione
Nero bifamiliare Trama del film
Marina, donna solare e affettuosa e suo marito Vittorio, giovane assicuratore, scontento del suo lavoro e sempre pronto ad inventarsi una nuova truffa per soddisfare ogni più piccolo desiderio della compagna, comprano un’ampia villetta bi-familiare nel ricco comprensorio di “Valle Serena”. Contenti ed entusiasti di fronte a tutte le belle emozioni che la nuova vita gli prospetta, i due si ritrovano infastiditi e allo stesso tempo attratti dall’insolita coppia che gli abita a fianco. E non immaginano quali inaspettati risvolti avrà l’incontro con gli strani vicini…
Recensione “Nero bifamiliare”
a cura di Vera Usai  (voto: 6,5)
Federico Zampaglione punta al grande schermo con una commedia coinvolgente, dai suoni elettronico-spagnoleggianti e dai risvolti noir che segna il suo brillante esordio. “Nero bifamiliare” presenta un’ironica e non impersonale riflessione sull’Italia di oggi, quella imbrogliona e un po’ incerta, curiosa e attratta dalle diversità, pronta ad aprire gli occhi di fronte all’ignoto e a mettersi in azione.
Sulla scia del cinema dei grandi autori da Bava a Tarantino, Lynch e Sergio Leone, a cui rende omaggio nella sequenza dichiaratamente western dei due “pistoleri metropolitani” nello sfondo di uno sfasciacarrozze, Zampaglione sfoggia una regia piacevole e frizzante, che tiene viva l’attenzione e sfugge a tratti dall’ordinario. La trama è semplice ma gli attori colorano bene i personaggi, nel far affiorare apprensioni e sospetti, stereotipandoli e penetrando nella parte con disinvoltura. Appare subito una Gerini filmata nel fiore della sua attraente femminilità post-materna, finalmente credibile e per nulla volgare, nonostante alcune inquadrature sembrino un elogio al suo lato estetico più che a quello attoriale. Se la cava alle prese con uno spogliarello su musica spagnola, di cui lei stessa è autrice, attuato per stuzzicare le fantasie del marito, Luca Lionello, nei panni del piccolo-borghese con una nutrita speranza di riscatto dalla demotivante situazione lavorativa. Con sottile ironia Lionello dimostra una recitazione convincente e camaleontica, che conduce il suo personaggio da una dimensione di normalità a una di follia e ancora alla fine ad una “normalità”, anche se con qualche piccolo ma sintomatico cambiamento. Intorno a lui a rotazione entrano in campo gli altri personaggi, per i quali Zampaglione ha chiamato in riga un cast non indifferente, con il furbo Ernesto Mahieux, l’eclettica e instabile Cinzia Leone, Adriano Giannini ed il notevole Emilio De Marchi.
Gli elementi filmici sono inquadrati con movimenti fluidi, che vanno in sincronia con le musiche e si caricano di potenzialità espressiva e il regista scommette su espedienti metacinematografici e riprese che sfumano nel buio della notte, a scoprire volti e figure in penombra, sfocate dalla luce del sole e più veloci quando invece la tensione è in agguato. Nulla da dire alla fotografia di Arnaldo Catinari e agli attraenti giochi di colori che richiamano nel titoli di testa un tocco di espressionismo astratto.
E poi la chiusura, quasi inaspettata, che capovolge tutto. Un intelligente tentativo di mostrare che non può esserci risoluzione di fronte ad istinti naturali dell’uomo verso ciò che minaccia di intaccare il proprio quotidiano. Tra sovrapposizioni di immagini e immancabili flashback “infantili” ci si convince che è “quando meno lo si aspetta che tutto può cambiare”: basta fermarsi in tempo e lasciarsi sorprendere da gesti inaspettati, piccoli ma pieni di nuove consapevolezze.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) droogalex 1 Dicembre 2011 ore 12:43
voto al film:   5,5

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