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Recensione: Il piacere e l'amore

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Il piacere e l'amore
titolo originale Iklimler (Climates)
nazione Turchia / Francia
anno 2006
regia Nuri Bilge Ceylan
genere Drammatico
durata 97 min.
distribuzione Bim Distribuzione
cast E. Ceylan (Bahar) • N. Ceylan (Isa) • N. Kirilmis (Serap) • M. Erylmas (Mehmet)
sceneggiatura N. Ceylan
fotografia G. Tiryaki
montaggio N. CeylanA. Ergürsel
uscita nelle sale 20 Aprile 2007
media voti redazione
Il piacere e l'amore Trama del film
Isa e Bahar sono due esseri soli in balia ai cambiamenti del clima della loro vita interiore alla continua ricerca di una felicità che non più gli appartiene...
Recensione “Il piacere e l'amore”
a cura di Francesco Olivo  (voto: 6,5)
Lo chiamano l’Antonioni turco e non è un paragone casuale. Lui è Nuri Bilge Ceylan e guardando il suo ultimo film, “Il piacere e l’amore”, è impossibile non pensare al grande regista italiano.
La trama è molto semplice. Isa e Bahar sono in crisi, lui professore universitario interpretato dal regista stesso, e la sua compagna, lei produttrice televisiva Bahar, nella realtà è la vera moglie di Ceylan. Si sono amati a lungo, ma ora la passione non c’è più, restano lunghi silenzi carichi di frustrazione, prima dell’ammissione della sconfitta: “no non ti amo più, lasciamoci”. Il caldo della spiaggia d’estate contrasta con il gelo comunicativo tra i due. Sembrerebbe una separazione sofferta ma naturale, anche perché condivisa. In realtà Isa e Bahar non riescono a superare il trauma. Lui prova a sfogarsi facendo sesso violento con una ex, lei, in preda alla depressione si rifugia nel lavoro lontano da Istanbul. Ma l’alternarsi delle stagioni è per natura ciclico, (il titolo originale dell’opera è “climi”), così tutto torna al punto di partenza, con la necessità e l’impossibilità di amarsi.
L’abilità di Ceylan è soprattutto quella di creare tensione narrativa attraverso i silenzi, gli sguardi muti, ma carichi di espressività. Pur senza raccontare nulla o quasi del passato della coppia sembra di capire tutto della situazione. Altra nota di merito è la fotografia, firmata da Gokhan Tiryaki, veramente eccezionale. Una luce sempre suggestiva che penetra e crea atmosfera con grande efficacia. La passione e l’amore è un film dalle grandi ambizioni stilistiche e narrative, proprio perché pretende di dare contenuto ai silenzi. Da un punto di vista dello stile nulla da eccepire, Ceylan è bravissimo e si vede, alcune scene sono veramente molto belle. La dilatazione del tempo è un linguaggio che il cinema ha a lungo usato per entrare nel profondo degli stati d’animo, per andare oltre le parole e mettere in primo piano direttamente le emozioni. Ovviamente tutto ciò comporta che la tensione deve essere sempre al massimo, altrimenti si rischia di annoiare il pubblico e questo non è escluso che succeda agli spettatori di questo film turco, rigoroso e di ottima fattura, ma forse non molto originale.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Oro (682 Commenti, 68% gradimento) ale84 Medaglia d'Oro 24 Maggio 2011 ore 00:05
1
voto al film:   8

Questo film è stata per me un'autentica scoperta, visto quasi per caso in una rassegna di "film mai visti". Ceylan è stato definito l'Antonioni della Turchia, e credo che il paragone non sia azzardato, vista la bellezza dei suoi ultimi film. Questo rimane quello a cui sono più legato, avendolo visto per primo, ma Uzak e Le tre scimmie non sono da meno, come pare l'ultima prodezza di Cannes. Un gioiello per chi ha ancora la pazienza di guardare e ascoltare, e aspettare...
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