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Atsuko Chiba è una famosa psichiatra che si diletta di fare anche la detective, protetta dallo pseudonimo di Paprika. Aiutata da un dispositivo rivoluzionario, il DC-Mini, riesce a penetrare nei sogni delle persone osservandone i desideri più reconditi, i pensieri inconsci e le psicosi. Prima che però la sua invenzione venga approvata dal Governo, uno dei prototipi viene rubato dal suo laboratorio. Soltanto nel mondo dei sogni Paprika potrà scoprire la verità. |
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Futuro prossimo.
Presenza visiva. Un’illusione di visione.
La storia rientra pienamente in quel filone fantascientifico che ha fatto grande molta produzione nipponica (Akira): una tecnologia sperimentale consente alla dottoressa Chiba di penetrare nei sogni degli altri osservandone i desideri più reconditi, i pensieri inconsci, le psicosi.
Manipolazione sperimentale; il cinema di fine millennio. "Paprika", del maestro contemporaneo dell'anime giapponese Satoshi Kon ("Tokyo Godfathers, "Perfect blue", "Millennium actress"), è un film delirante e pirotecnico, che conferma il talento dello sceneggiatore e regista nipponico da sempre affascinato dalle meccaniche del cinema e dello spettacolo. Un 'impeto da rivolta', virtuoso di forme e colori, lineare e compatto, furia espressionista che mantiene intatta la sua riflessione sull’artificiale e sull’automazione/atomizzazione dell'umano. Il Cinema che ha tratto dal genere Cyberpunk, la visione del futuro, il potere della scienza, uomini ordinari che lottano per resistere alla disumanizzazione delle loro esistenze, e osservazione diretta e cinica dei rapporti di forza e potere; un altro incontro, forse il più complesso dell’autore, fra la realtà più minuziosa e l’incursione sfrenata nel fantastico.
Mutamenti epocali sui nostri stili di vita e di consumo, provocano una simbiosi strettissima con merci e artefatti tecnologici: la fantascienza come teoria pratica, spiritualità tecnologica, dove innovazione e tradizione, incorporeità e materialità, cultura e natura si fondono in una nuova umanità in grado di manifestare le proprie anime. |
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Rispetto a Tokyo Godfathers, Paprika riprende le tematiche sviluppate nelle altre opere (Perfect Blue, Millennium Actress e anche la serie animata Paranoia Agent), ambientandole in un nuovo contesto. Il dualismo tra realtà e immaginazione, qui rappresentato dalla dimensione onirica dei sogni, che possono essere penetrati e manipolati, anticipando e ispirando l'Inception di Christopher Nolan. Visione consigliata, come per tutte le opere di questo autore, sempre originale e che ha donato molto al mondo dell'animazione. Resta solo l'amarezza che si tratti dell'ultima opera diretta da Satoshi Kon.
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