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Nel settembre 2007, il regista premio Oscar e il più grande gruppo rock del mondo si uniranno per portare al pubblico il più straordinario film musicale dell’anno, "Shine a Light", nei cinema di tutto il mondo. Il documentario di Martin Scorsese mostrerà al mondo i Rolling Stones come nessuno li aveva mai visti. Per filmare il concerto che si è tenuto al famoso Beacon Theater di New York nell’autunno del 2006 e catturare l’energia di una band leggendaria, Scorsese ha riunito una troupe di cineasti altrettanto leggendaria. Il direttore della fotografia premio Oscar Robert Richardson ha guidato una squadra di grandi direttori della fotografia, tra cui il premio Oscar John Toll, il premio Oscar Andrew Lesnie, il candidato agli Oscar Stuart Dryburgh, il candidato agli Oscar Robert Elswith e Ellen Kuras. Il film è stato montato da David Tedeschi che ha da poco ultimato con Scorsese il documentario su Bob Dylan No Direction Home: Bob Dylan. |
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Da una parte c’è una delle band rock più longeva e importante di sempre, dall’altra uno dei registi americani più stimati, cardine della cosiddetta ‘New Hollywood’. Un film sui Rolling Stones diretto da Martin Scorsese è un’operazione che non può che funzionare, soprattutto se le due ore piene di musica vengono intelligentemente intervallate da vecchie interviste, che scandiscono il passare del tempo e delle epoche, condendo il tutto con una buona dose di humour.
Il pretesto di tutto è un concerto degli Stones dell’autunno 2006 nel Beacon Theater, uno dei teatri più affascinanti e famosi di New York. I 2.800 posti rendono l’ambiente incandescente e il concentrato di emozioni seduce anche lo spettatore più disinteressato. “Shine a light” ci fa infatti ripercorrere quarant’anni di musica, ma soprattutto analizza Mick Jagger e compagni al microscopio, riuscendo a ‘isolare’ i segreti del loro straordinario successo.
Il repertorio è sostanzialmente completo. Si parte con le note di Jumpin’ Jack Flash e si segue un percorso che di cronologico non ha poi molto, proprio perché continuamente alla ricerca di un giusto ritmo e di immagini che rendano giustizia a un vero e proprio diavolo con la vita da modella. “Shine a light” è dunque più che altro un omaggio che Scorsese fa in qualità di coetaneo e soprattutto di fan sfegatato. I problemi con la giustizia, con le droghe e con le donne scompaiono, per riapparire forse in altra veste, più accettabile ed accettata: la sregolatezza e lo scorrere del tempo impressi sui corpi dei quattro funambolici “ragazzini” vale più di qualsiasi altra metafora. Quello che è certo è che gli intramontabili Rolling Stones - ovvero Mick Jagger (voce), Keith Richards (chitarra), Ron Wood (chitarra) e Charlie Watts (batteria) - si divertono ancora da matti. E noi con loro.
Grazie anche a una incredibile carrellata di eccellenti direttori della fotografia come Robert Richardson (“The Aviator”), John Toll (“Braveheart”), Andrei Lesnie (“Il signore degli anelli”), Stuart Dryburgh (“Lezioni di piano”), Robert Elswit (“Magnolia”) e Ellen Kuras (“Se mi lasci ti cancello”), il ‘rockumentary’ ha meritatamente inaugurato, fuori concorso, la Berlinale 58. |
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