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Liberamente tratto dal libro di Marco Baldini 'Il Giocatore'.
Firenze, primi anni Settanta. Marco è un giovane come tanti che vive ancora in famiglia, ha una fidanzata, Cristina e non sa bene cosa fare della sua vita. Ha una sola certezza: la passione per la musica. "Il mattino ha l'oro in bocca" è un viaggio di andata e ritorno nell'oscuro mondo del gioco d'azzardo e delle scommesse di un celebre conduttore radiofonico. |
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“Cosa mi abbia spinto a fare un film su Marco Baldini ancora non lo so, è un mistero. Ma sono contento di averlo fatto”.
In effetti, a pensarci bene, l’idea di girare un film biografico su un personaggio senza alcuna importanza storica può essere discutibile e generare delle perplessità. Tratto dal romanzo autobiografico “Il giocatore” del famoso conduttore radiofonico (nonché “spalla” di Fiorello fin dai tempi di Viva Radio Deejay negli anni ’90), "Il mattino ha l’oro in bocca" si può considerare un film d’azzardo, una folle scommessa che Patierno riesce a vincere. A cinque anni dal suo convincente esordio con Pater Familias, il regista napoletano lascia alle spalle un cinema più impegnato (tra cui diversi documentari) e dal dramma passa alla commedia. Lo fa con la stessa leggerezza con la quale lo spettatore “dovrebbe” vedere il film, che ha il merito di non scadere mai nel retorico o nello scontato, rappresentando in maniera onesta e senza morali presuntuose i vizi e le virtù di una persona tremendamente normale. Una commedia agrodolce, imperfetta ma comunque sempre piacevole, aspetto fondamentale per un film di questo genere: non importa che ci siano diverse imperfezioni - molte delle quali “temporali” - e qualche sequenza fuori luogo (vedi il monologo della Chiatti…), il risultato finale è comunque quello di un esperimento ben riuscito e sicuramente pericoloso. Non è facile trovare nella cinematografia italiana un’opera che unisca comicità (non caricaturale) e gioco d’azzardo, come il poker o le corse dei cavalli, il rischio è quello di scivolare nella superficialità intellettuale e nella mediocrità artistica/stilistica. La sequenza della partita di poker è indicativa in questo senso: non c’è virtuosismo estetico-emozionale nel descriverla, non c’è neanche suspence, ma solo l’intento di mostrare l’incredibile comicità del protagonista che punta un milioncello di lire e lo perde senza quasi battere ciglio. In questo senso va dato atto al regista di aver saputo rappresentare bene l’eccentricità del personaggio senza mai strafare, potendo anche contare su un Elio Germano che ormai da promessa del cinema italiano è diventato una certezza, come testimonia il David conquistato nel 2007 come miglior attore protagonista nel film di Luchetti Mio fratello è figlio unico. |
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Commenti del pubblico |
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News sul film “Il mattino ha l'oro in bocca” |
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Est Film Festival: Moretti e Avati ospiti Elite (24 Luglio 2008)
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Germano: il gioco d'azzardo ha l'oro in bocca (20 Febbraio 2008)
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Salvatores, ciak a febbraio (25 Gennaio 2008)
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Elio Germano sarà Marco Baldini (18 Giugno 2007)
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