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Recensione: Hana-Bi - Fiori di fuoco

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Hana-Bi - Fiori di fuoco
titolo originale Hana-Bi
nazione Giappone
anno 1997
regia Takeshi Kitano
genere Drammatico
durata 103 min.
distribuzione Cinecittà Luce
cast T. Kitano (Nishi) • K. Kishimoto (Miyuki) • R. Osugi (Horibe) • S. Terajima (Nakamura)
sceneggiatura T. Kitano
musiche J. Hisaishi
fotografia H. Yamamoto
montaggio T. KitanoY. Ota
media voti redazione
Hana-Bi - Fiori di fuoco Trama del film
L'investigatore Nishi va a far visita alla moglie ricoverata in ospedale e non accompagna il suo collega Horibe in una missione di sorveglianza. Quando arriva in ospedale apprende che le condizioni della moglie sono più gravi del previsto e che Horibe è stato colpito. Passano alcune settimane e Nishi va a trovare Horibe, che immobilizzato su una sedia a rotelle in seguito alla sparatoria, vive da solo vicino al mare. Nishi fa del suo meglio per non farsi abbattere dalla condizione della moglie che ormai sta morendo e dell'amico, a causa del quale ha lasciato la polizia.
Recensione “Hana-Bi - Fiori di fuoco”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 7)
Giappone. Tokyo.
Nishi è un detective in una fase cruciale della vita: sua figlia è morta, sua moglie (Miyuki) è in fase terminale, il suo compagno (Horibe) è rimasto paralizzato dopo uno scontro a fuoco. A questo cupo scenario il poliziotto dà una svolta ideando una rapina in banca: potrà così offrire denaro all'amico e un'ultima indimenticabile vacanza alla moglie. Nel frattempo Nishi si è anche indebitato con gli strozzini della yakuza: con loro salderà il conto uccidendoli, ma il suicidio sarà per il protagonista la via d'uscita finale e necessaria, l’unica possibile, l’unica praticabile.
Duro lavoro del regista nipponico che pone diverse domande sulla concretezza dell’esistenza, con una tristezza così profonda da sconvolgere lo spettatore ogni volta che la violenza irrompe sullo schermo.
Fiori (di fuoco) come se spuntassero, maligni, nello scorrere fluido della pellicola. Rispetto per la morte, manifestato attraverso i lunghi silenzi tra Nishi e la moglie malata. Ancora una volta una città che sembra non esistere. Vita e violenza s'intrecciano indissolubilmente intorno ai due ideogrammi Hana (letteralmente, fiore) e Bi (fuoco). Il rosso intenso del sangue si lega ai colori tenui della malattia e delle attese, le scene di violenza si contrappongono alla delicatezza dei quadri (dipinti nella realtà dallo stesso Kitano) prodotti dallo sfortunato collega. La violenza, mai gratuita ma assoluta, a sottolineare sempre e solo lo scontro con le "forze del male", confinando, per il resto, spari ed uccisioni ad un gioco di pistole giocattolo, proiettili a salve e fuochi d'artificio.
Tutto concorre a comunicare il bisogno di crearsi un proprio microcosmo di affetti all'interno di un mondo corrotto e dedito all'esagerato culto della violenza, funzionale o gratuita che sia. I suoi personaggi sono dei perdenti ma nonostante tutto riescono a redimersi e ad apparire come degli eterni vincenti. Horibe, prigioniero della sua solitudine, immobile in riva al mare mentre le ruote della sua sedia cominciano ad affondare nella sabbia bagnata, trova il suo riscatto nella pittura; Nishi e Miyuki dal cammino minato da malattie e tragedie circostanti, approdano in un amore assoluto fatto di gioia e leggerezza. La loro è una fuga dal reale che ha i toni lievi della favola, dove i rintocchi della campana di un monastero, lo sprofondare nella neve, l'esplosione di un razzo nel cielo notturno o la corsa di una bambina con il suo aquilone, significano scacciare i cattivi pensieri e stare insieme, vivi. Anche oltre la morte.
Vincitore del European Movie Awards.
Vincitore del Sâo Paulo International Film Festival.
Vincitore del Leone d'Oro alla 54ma Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (29 Commenti, 60% gradimento) Ombra 3 Dicembre 2013 ore 17:12
voto al film:   8,5

Medaglia di Bronzo (61 Commenti, 63% gradimento) edanbra Medaglia di Bronzo 10 Gennaio 2013 ore 19:51
voto al film:   6

Medaglia d'Oro (264 Commenti, 70% gradimento) mimma Medaglia d'Oro 12 Settembre 2012 ore 11:41
voto al film:   8

Utente di Base (39 Commenti, 54% gradimento) bartman 19 Novembre 2011 ore 01:34
voto al film:   8

Medaglia di Bronzo (76 Commenti, 30% gradimento) Pierrot Medaglia di Bronzo 28 Agosto 2011 ore 12:16
1
voto al film:   7,5

Neve, luce, suicidio: queste sono i tre simboli grafici di cui è composto l'ultimo quadro dipinto da uno dei personaggi [tra l'altro quadri nel film sono dipinti da Kitano]. Appunto un regista che è anche pittore e si vede, alterna il lirico e il tragico in scoppi digressivi sulla pittura.spiazza,coinvolge,intenerisce,commuove.bellissimo a mio avviso la relazione/alterazione del titolo data dai due ideogrammi FiorediFuoco.
Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) IlDivoGiulio 22 Agosto 2011 ore 02:52
voto al film:   7,5

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