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Recensione: Hong Kong Express

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Hong Kong Express
titolo originale Chong qing sen lin
nazione Hong Kong
anno 1994
regia Wong Kar-wai
genere Sentimentale
durata 108 min.
distribuzione Columbia Tristar Films
cast T. Chiu-Wai (Poliziotto matricola 663) • T. Kaneshiro (Poliziotto matricola 223) • F. Wong (Faye) • V. Chow (La Hostess) • B. Chin-Hsia (La donna senza nome)
sceneggiatura W. Kar-wai
musiche F. ChanR. Garcia
fotografia C. DoyleL. Wai Keung
montaggio W. Chang Suk PingK. Chi-LeungH. Kit-wai
media voti redazione
Hong Kong Express Trama del film
Due storie d'amore impossibili e speculari raccontate in due episodi che forse si incontrano e forse no: un poliziotto abbandonato dalla fidanzata si innamora perdutamente di una spacciatrice di droga. Una commessa è innamorata di un altro poliziotto, il quale pensa solo alla hostess che lo ha lasciato.
Recensione “Hong Kong Express”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 8)
"Non sapevo nulla di lei. Cinquantasette ore più tardi, mi sarei innamorato di quella donna".

Come nel precedente "As tears go by", ancora due poliziotti, ancora due storie di amori inconclusi o addirittura mai iniziati.
Sullo sfondo di una bellissima Hong Kong, caotica, colorata, popolata dai reietti del mondo, Matricola 223 e Matricola 663 hanno storie di amori perduti alle spalle; una donna misteriosa coinvolta in un traffico di droga e una cameriera che sogna di fuggire, ma sa che c'è ancora un buon motivo per rimanere...
Mai come in questa pellicola, più che le storie contano i personaggi e più ancora lo sguardo dell'autore. Wong Kar-wai lavora su più personaggi e su più storie, strutturando la narrazione non secondo alternanze, parallelismi e/o intrecci, ma organizzandola in una sorta di "staffetta", in cui il testimone è costituito dalla voce narrante dei protagonisti.
I quattro personaggi vivono storie soltanto apparentemente distanti tra loro, poiché le soluzioni formali che il regista adotta, isolano i personaggi dal contesto creando, per contrasto, sospensioni in cui i piccoli riti legati alla memoria e alla disperazione si mostrano in tutta la loro poetica e tragica natura di "armi" contro la solitudine e contro il caso.
Il regista concede visibilità ai sogni, voce ai silenzi ed una speranza ai finali sospesi, non tralasciando ritmo, inventiva e ironia. Il suo è un cinema sull'incomunicabilità nella società della comunicazione.
Wong Kar-wai è uno di quei cineasti che rivelano, oltre ad un ineccepibile talento, anche un profondo amore per l'arte che trattano, per il cinema e i suoi protagonisti: il corpo e il movimento.
Premiato a Cannes per la miglior regia (1994).
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia di Bronzo (51 Commenti, 80% gradimento) barney Medaglia di Bronzo 18 Gennaio 2017 ore 22:04
voto al film:   7,5

Utente di Base (12 Commenti, 10% gradimento) marcopecs 3 Luglio 2015 ore 22:08
voto al film:   8

Medaglia d'Oro (320 Commenti, 66% gradimento) AlessioRocco Medaglia d'Oro 3 Febbraio 2015 ore 20:46
voto al film:   7,5

Medaglia d'Argento (171 Commenti, 75% gradimento) Bardamu1991 Medaglia d'Argento 25 Settembre 2014 ore 22:14
voto al film:   7,5

Wong Kar-Wai riesce, come pochi, a fare film sentimentali con tanta poesia e delicatezza. Accade anche qui, semplice chicca degli anni '90. Quanto è dolce, a suo modo la seconda storia. E quanto riempiono, California Dreamin e Dreams, così alte nelle casse. Una vibrazione continua.
Utente di Base (3 Commenti, 0% gradimento) JohannesBorgen 13 Marzo 2012 ore 14:50
voto al film:   7

Medaglia di Bronzo (76 Commenti, 30% gradimento) Pierrot Medaglia di Bronzo 4 Luglio 2011 ore 20:25
voto al film:   7,5

Medaglia d'Oro (273 Commenti, 57% gradimento) cinemabendato Medaglia d'Oro 25 Aprile 2011 ore 21:57
voto al film:   7,5

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