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Tratto dal romanzo omonimo di Khaled Hosseini. E' un piacevole assolato pomeriggio a Kabul e i piccoli Amir and Hassan stanno partecipando ad una gara di aquiloni. Tuttavia, il risultato della gara e un atto di vigliaccheria segneranno la rottura dell'amicizia fraterna tra i due bambini. Venti anni dopo, Amir, che si è trasferito negli Stati Uniti, torna nel suo paese ormai governato dai Talebani per combattere i fantasmi del passato e ristabilire la giustizia. |
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L’approccio 'neorealistico' di fronte alla drammaticità degli eventi (verità documentarista) mostra e suggerisce all'intuizione dello spettatore la presenza fisica dei tempi e degli spazi; la ricerca simbolica (di trama e fronzoli stilistici) in questo caso 'evocativa' di un cinema ispirato e 'pietoso' - vocazione spirituale - di eleganza formale e rabbia triste. La dissoluzione dei rapporti umani allo stato puro. Il regista Marc Forster disegna un itinerario espressivo, la messinscena emozionale del racconto che si allinea su quello del grande cinema postmoderno, dimostrando di essere attento alle psicologie, oltre che ad una espressività piuttosto raffinata, se non fosse almeno per l'umanità che galleggia attorno: il suo è un 'voyeurismo' convulso, la prospettiva 'obliqua' (cercare ad ogni costo la distanza dal soggetto) di una sfumatura 'sentimentale' (delle buone intenzioni), descritta con efficace operosità registica e generosa approssimazione introspettiva, ogni volta narrata con esperienze diverse e diversamente sviluppate, per comunicare in un quadro più complesso e sfaccettato lo stato d’animo dei protagonisti oltre la cornice dello schermo.
Il decorativismo che finisce per dilagare nell'accademismo? Pericolo sventato. La rigorosità di stile ed utilizzo 'ragionato' del mezzo filmico, le panoramiche o le sequenze fisse di pura osservazione, non sono la cornice 'poetica' di una storia, nell'esigenza di una nuova visione della morale, della società e della poesia; bensì le facce di un luogo che si eleva a metafora di una condizione dell'anima, a metà strada tra naturalismo, cinema meditativo e virtuosismo 'riflessivo'. Il risultato è comunque più che apprezzabile. |
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Commenti del pubblico |
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News sul film “Il cacciatore di aquiloni” |
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Roma, tornano le Notti di Cinema (14 Luglio 2008)
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Box Office: gli aquiloni ancora primi ( 7 Aprile 2008)
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Gli aquiloni sbancano il Box Office (31 Marzo 2008)
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In arrivo "Il cacciatore di aquiloni" (25 Marzo 2008)
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