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Recensione: La spettatrice

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La spettatrice
titolo originale La spettatrice
nazione Italia
anno 2003
regia Paolo Franchi
genere Drammatico
durata 100 min.
distribuzione Cinecittà Luce
cast B. Bobulova (Valeria) • A. Renzi (Massimo) • B. Catillon (Flavia)
sceneggiatura P. FranchiH. SchleefD. RibonD. CeselliR. Rocco
musiche C. Crivelli
fotografia G. Lanci
montaggio A. Doglione
media voti redazione
La spettatrice Trama del film
Valeria, chiusa e solitaria, incontra Massimo, affascinante quarantenne. I due non si conoscono, ma la ragazza lo spia da casa sua ed è disposta a cambiare città, lavoro, vita pur di essergli vicina. Ma c'è di mezzo anche Flavia, la compagna dell'uomo.
Recensione “La spettatrice”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 6)
"Il tema del 'confessare' per alleggerire la coscienza, e del parlare per sconfiggere il dolore."

Tre solitudini, diverse ma allo stesso modo irrimediabili; Valeria giovane traduttrice per conferenze incontra Massimo, ricercatore di farmacologia. Si ritrovano "maldestramente" a Roma, dove lei lo ha rincorso. Lo trova insieme a Flavia, matura docente universitaria ancora segnata dalla scomparsa del marito. Ma il triangolo non prevede compromessi.
Un ennesimo giro di vite e le tensioni si aggiornano: Flavia rinuncia a Massimo, incapace di scegliere nuovamente l’uomo della sua vita lo lascia fuggire via, forse vittima delle sue attenzioni per la più giovane ragazza.
Valeria è però solo una spettatrice, ha visto consumarsi sotto i suoi occhi una passione che prima del suo arrivo sembrava bruciante di vitalità e coinvolgimento, mentre ora è solo un frammento spezzato. Con il suo sguardo ne ha logorato lentamente lo slancio; quell’amore sembra ora solo un ridicolo fraintendimento. Lei, bella e fragile creatura passiva, è solo un occhio virtuale, ammaliante certo, ma senza contenuto, gestualità.
Improvvisamente sparisce: così come si era presentata la prima volta, gli occhi negli occhi dove gli sguardi s’incrociano, Valeria trascina con sé le ignare prede del crudele gioco impresso per sempre sulla sua carne.
Candidato al David di Donatello 2005 come Miglior Regista emergente (Paolo Franchi).
Vincitore al Bergamo Film Meeting.
Selezionato al Tribeca Film Festival.
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