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Recensione: La ciénaga

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La ciénaga
titolo originale La ciénaga
nazione Argentina
anno 2000
regia Lucrecia Martel
genere Drammatico
durata 102 min.
distribuzione Teodora Film
cast G. Borges (Mecha) • M. Moran (Tali) • J. Bordeu (Josè) • M. Adjemian (Gregorio)
sceneggiatura L. Martel
fotografia H. Colace
montaggio S. Ricci
media voti redazione
La ciénaga Trama del film
Mecha è una signora sui 50 anni che vive nel nordovest dell'Argentina con quattro incontrollabili figli adolescenti e un marito alcolizzato. Per dimenticare i vari problemi e il caldo appiccicoso del mese di febbraio, che corrisponde alla nostra estate, anche Mecha beve. E l'alcool entra dalla porta ma non esce dalla finestra, dice la cugina Tali che, a sua volta, ha quattro figli altrettanto incontrollabili anche se più piccoli. Vivono in una piccola città chiamata La Ciénaga (La Palude) e tutti insieme cercheranno di sopravvivere all'inferno dell'estate alla Mandragora, una casa di campagna che ha vissuto tempi migliori in cui la loro classe, la borghesia, aveva solo privilegi.
Recensione “La ciénaga”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 7)
"Sudore, liquidi e cicatrici."

Calici di vino con il ghiaccio in trasparenza; un'allegria di comodo, visto che l'acqua verde della piscina è semplicemente putrida.
Nell'unto di una calura soffocante, nell'ingordigia dell'osservare e nel disordine caotico degli ambienti che si confonderà con quello delle menti, l'immersione totale in un disordine incosciente del quotidiano: una specie di storia dal malessere dilagante.
Opera prima di Lucrecia Martel, "La Cienaga" è l’esasperazione della natura che finisce per "stingere" non solo sulle carni "molli" dei protagonisti, ma sulla rassegnazione che governa le loro relazioni, private e pubbliche.
Storie di vino e di sangue tra corpi attorcigliati e immobili, di vite rincorse e morti esorcizzate. Il "fango" come "cancro"; "La Cienaga" è l’espressione di tanta disperata confusione da cui nasce una riflessione su come vita e morte si confondono nell'indifferenza. Ma si alimentano "in nome" di uno sguardo ispirato e pietoso.
Sembra di respirare l’odore della terra intrisa di pioggia o quello putrido dell’acqua stagnante; ci si meraviglia a scoprirsi asciutti dopo che i cieli grigi e minacciosi dello schermo sono finalmente esplosi in un violento temporale.
Filmaker Award per la sceneggiatura al Sundance Film Festival
(1999).
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Oro (247 Commenti, 80% gradimento) giampaolosy Medaglia d'Oro 2 Gennaio 2014 ore 02:25
voto al film:   7

Visivamente sorprendente narra della palude simbolica e reale in cui si e' infilata la borghesia argentina degli anni '90.
News sul film “La ciénaga”
La ciénaga Proiezione La ciènaga alla Fondazione Prada Proiezione "La ciènaga" alla Fondazione Prada  (13 Gennaio 2016)
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