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Allevatori che vedono morire le proprie pecore per la diossina. Un educatore ambientale che lotta contro i crimini ambientali. Contadini che coltivano le terre inquinate per la vicinanza di discariche. Storie di denuncia e testimonianza del massacro di un territorio. Siamo in Italia, nella regione Campania dove sono presenti 1200 discariche abusive di rifiuti tossici. Sullo sfondo una camorra imprenditrice che usa camion e pale meccaniche al posto delle pistole. Una camorra dai colletti bianchi, imprenditoria deviata ed istituzioni colluse, raccontata da un magistrato che svela i meccanismi di un'attività violenta che sta provocando più morti, lente nel tempo, di qualsiasi altro fenomeno criminale. |
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Giudicare un documentario a volte porta alla (consapevole) rinuncia di qualsiasi valutazione estetica/stilistica per concentrarsi unicamente sulla sua vocazione a trasmettere conoscenze e smuovere coscienze. Il caso di "Biutiful cauntri" è emblematico: non siamo di fronte a un semplice film, quanto ad un importantissimo esempio cinematografico (come "Gomorra" di Roberto Saviano in ambito letterario) di contro-informazione, quindi libera e diretta. In pochi secondi e dopo una manciata di immagini si capisce immediatamente la gravità della situazione dei rifiuti in Campania, che i media tradizionali continuano vigliaccamente a chiamare 'emergenza', nonostante 14 anni di commissariamento speciale abbiano trasformato questo problema in un incredibile business, grazie alla collusione tra camorra, imprenditoria e Stato.
Sicuramente non sarà Di Gennaro - con i suoi manganelli - a risolvere una catastrofe che in tempi non lontani (purtroppo) esploderà in tutta la sua drammaticità, e sicuramente non sarà la dignità degli agricoltori che buttano i loro raccolti e quella degli allevatori che vedono abbattere il proprio bestiame perché contaminati a contrastare l’inquinamento di materiali tossici che quotidianamente vengono scaricati illegalmente nelle discariche-farsa o addirittura a cielo aperto. Le responsabilità di questa 'Chernobyl italiana' sono da attribuire ai vari Bassolino, Berlusconi, Romiti, altri politici corrotti e imprenditori (?) senza scrupoli e l’unica via di uscita passa per la presa di coscienza di tutta la popolazione civile unita alla rabbia di chi subisce quotidianamente questo stupro. “Chi voleva sapere sa, poi chi non vuole capire…”, diceva Moretti ne Il caimano (film montato dalla stessa Esmeralda Calabria), e probabilmente il messaggio di Biutiful cauntri è lo stesso. Bisogna decidere: da una parte c’è la tv con i suoi termovalorizzatori, i sacchi di immondizia per le strade di Napoli e le interviste ai politici di turno, dall’altra un documentario con i suoi inceneritori al lato di coltivazioni di fragole, le bidonville a pochi chilometri da Napoli e le intercettazioni telefoniche di industriali del nord che vedono la Campania come cloaca del nostro Bel Paese.
Al pubblico la scelta, in attesa che il parlamento inserisca nel codice penale i reati ambientali… |
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Commenti del pubblico |
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News sul film “Biùtiful cauntri” |
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"Biùtiful cauntri" esce nelle sale francesi (16 Luglio 2008)
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'Bellaria AnteprimaDoc': i premi ( 9 Giugno 2008)
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'Nastri d'Argento 2008': i vincitori ( 5 Giugno 2008)
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Torino: Premio Mediterraneo del documentario (28 Maggio 2008)
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Aspettando il 'Clorofilla FilmFestival' ( 3 Aprile 2008)
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Arriva nelle scuole "Biutiful cauntri" (17 Marzo 2008)
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Soldini, Buy e Costanzo all'Italia Filmfest (14 Dicembre 2007)
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