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Recensione: Carnera - The Walking Mountain

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Carnera - The Walking Mountain
titolo originale Carnera - The Walking Mountain
nazione Italia
anno 2007
regia Renzo Martinelli
genere Biografico
durata 123 min.
distribuzione Medusa Film
cast A. Iaia (Primo Carnera) • A. Valle (Pina Kovac) • P. Sorvino (Ledudal) • F. Abraham (Leon See) • K. Smutniak (Emilia Tersini) • A. Cupo (Max Baer) • B. Young (Lou Soresi) • P. Seganti (Eudeline)
musiche A. De Scalzi . Pivio
fotografia S. Guarna
montaggio O. Bargero
uscita nelle sale 9 Maggio 2008
media voti redazione
Carnera - The Walking Mountain Trama del film
Vita, amori e soprattutto pugni - dati e presi - di una leggenda del pugilato. Primo Carnera, la 'montagna che cammina' come fu definito il boxeur all'epoca, non è stato solo un grande combattente del ring ma un idolo, inteso anche come mezzo di riscatto, per tanta Italia emigrata negli Stati Uniti. Il film fa rivivere l'epopea del Campione mettendone a fuoco la lunga tranche americana degli anni Trenta con l'apoteosi del titolo mondiale prima dell'inevitabile declino.
Recensione “Carnera - The Walking Mountain”
a cura di Riccardo Rizzo  (voto: 6)
“Ho preso molti pugni nella vita ma lo rifarei, perché ogni pugno è servito a far studiare i miei figli”

Renzo Martinelli, regista pseudo-indipendente da sempre interessato a un cinema tanto ambizioso quanto discutibile, torna sulla scena con 'Carnera - The walking mountain', omaggio in salsa fiction al primo pugile italiano che conquistò il titolo dei pesi massimi negli States. Dopo la delusione de Il mercante di Pietre, bocciato sia dalla critica che dal pubblico, il regista milanese sceglie di raccontare la storia di un uomo diventato mito, e lo fa in maniera equilibrata e intelligente, concedendo poco all’emozione e mettendosi al riparo da eventuali banalità che non sono mai riuscite a minare una personale concezione di cinema preconfezionato o volgare. L’idea iniziale di girare una fiction anziché un film si riflette nella mancanza di qualsiasi richiamo poetico o artistico nella storia, che però riesce a conquistare per la sua semplicità: al film si può rimproverare (a tratti) un eccessivo tono melodrammatico e pedagogico, ma è ammirevole la scelta di Martinelli di girare un biopic - scelta piuttosto eccezionale nel panorama del cinema italiano - e la capacità di catturare l’attenzione del pubblico come ogni film dovrebbe fare. Il buonismo che pervade la pellicola non risulta mai fastidioso grazie alla bravura di Andrea Iaia, che riesce in pieno a trasmettere l’anima di un pugile le cui virtù hanno saputo conquistare migliaia di italiani all’inizio del secolo. Attraverso i suoi successi, Carnerà incarnò il mito italico della forza, della vittoria, seducendo prima e venendo abbandonato poi, dal fascismo. Eppure, ciò che lo rese realmente un mito non fu la strumentale celebrazione del regime, quanto quella di tutti gli immigrati che videro in lui (Carnera-Uomo) la possibilità di rivincita nei confronti di vite segnate da sacrifici e stenti, come quella del gigante di Sequals: in terza classe arrivò in America, e in terza classe ripartì…
In definitiva Carnera – The walking mountain si può considerare un buon film sui scarifici, sul valore della famiglia, sull’attaccamento alla propria nazione: non c’è che dire, ottimo per la prossima edizione della Festa del Cinema (Autarchico) di Roma!
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Oro (279 Commenti, 48% gradimento) Diegen78 Medaglia d'Oro 1 Dicembre 2013 ore 12:16
voto al film:   4,5

Utente di Base (40 Commenti, 27% gradimento) andrea_cavax 15 Novembre 2011 ore 18:25
voto al film:   6

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