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New York. Leonard non sa se seguire il proprio destino e sposare Sandra, la donna che i suoi genitori hanno scelto per lui, o ribellarsi e ascoltare i sentimenti che prova per la sua nuova vicina di casa, la bella e volubile Michelle, di cui si è perdutamente innamorato. Combattuto tra ragione e istinto, dovrà compiere la scelta più difficile... |
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Un uomo, passo cadenzato e abito elegante alla mano, cammina laconico su un ponte. Sotto, l’acqua di un fiume scorre silenziosa e inesorabile scivolando via senza possibilità di ritorno, come la sua ultima storia d’amore. Nel riflesso dell’acqua si specchiano, solo per un attimo, la nobiltà e la miseria di Leonard prima del suo disperato gesto…
E’ l’incipit di 'Two Lovers', dramma sentimentale del regista newyorkese James Gray, già apprezzato per 'The yards' e 'I padroni della notte', presentati in concorso a Cannes, e 'Little Odissea', il suo lungometraggio d’esordio che vinse il Leone d’Argento alla Mostra del Cinema di Venezia del 1994.
Ci si poteva aspettare una semplice commedia sull’amore, invece fin dai primi minuti si respirano la malinconia e il dolore di Leonard, che porta nello sguardo e nel viso i segni della sconfitta e dell’impotenza, sospeso tra un passato che vuole cancellare, e un futuro che semplicemente non vuole. Poi un giorno il suo destino incontra casualmente Michelle. E la sua vita cambia. Il fato ha il volto splendido e inquieto di Gwyneth Paltrow, che immediatamente fa tornare alla mente Sliding doors, ma in questo caso il racconto è orfano della freschezza e della leggerezza del film di Peter Howitt, soffermandosi solo sulla complessità delle emozioni più che della casualità. Leonard ritrova la forza per esporsi alla vita e ai sentimenti, bizzarri e irrazionali, che lo legano a Michelle, di cui si innamora, ma è quando conosce Sandra che inizia ad interrogarsi sul significato dell’amore. Un amore che non suggerisce necessariamente felicità o desiderio, un amore che non è quello dei sogni, dai quali uno si risveglia (quasi) sempre, ma quello tenero di una mano che protegge, di una spalla su cui poggiarsi. Se Michelle è il cuore, Sandra è la ragione, e lo scorrere sempre prevedibile del film in fin dei conti ricalca quello della vita, in cui le esperienze tendenzialmente finiscono per preferire la ragione alla passione. 'Two lovers' convince per il suo minimalismo descrittivo, per l’ovvietà del suo raccontarsi, per la coerenza con la quale il regista si confronta con l’Amore, abbracciandone debolezze e paure, senza mai cadere nella retorica. Joaquin Phoenix (attore feticcio di James Gray) e Gwyneth Paltrow dimostrano una maturità cristallina nel vivere i loro personaggi, rendendo ogni inquadratura densa di significato e coinvolgente anche quando la sceneggiatura soffre qualche indecisione, e alcune scene mancano di ritmo.
Ma in fondo 'Two lovers' è una storia normale, che magari un giorno si dimenticherà, eppure questa sua sincera semplicità le conferisce dignità e grandezza, al contrario di tante altre cui siamo abituati a vedere nei cinema.
E in cima al box office. |
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