"L'ambiguità , la duplicità offerta dalla trasparenza, dalla non-persistenza delle immagini cinematografiche, permette di sondare le infinite contraddizioni della coscienza umana". (Alfred Hitchcock)
Cronaca di una 'deriva', la complessa incoerenza dell'animo umano: ma non solo. Un film può costruirsi su una storia, su una sola situazione drammatica, sfruttando l'interiorizzazione, la discesa nell'ambiguità delle coscienze umane, dove tutte le molteplici 'prospettive' offerte dalla trasparenza si affermano nella quotidianità successivamente indagata, esplorata all'interno dei personaggi: sono dinamiche psicologiche nella forma più profonda della coscienza, in quanto espressione di un angosciante e sofisticata provocazione espressiva. Respirate profondamente; perchè il piacere del film è innazitutto nell’ascolto e nell’osservazione della qualità viscerale dell’esperimento. All'interno del personaggio, per ricondurci ora, verso le drammatiche risonanze di un ambiente maledettamente terreno: l'esordiente Jorge Sánchez - Cabezudo s'insinua allora in queste pieghe del proprio discorso espressivo, che rispondono al nome di morale o 'giustizia'; la convinzione, la destabilizzazione dello sguardo (registico) sono perciò un modo di filmare estremamente controllato e preciso, ma che sottolinea ad ogni istante il malessere, l'ambiguità del dettaglio sfocato. E che invia allo spettatore tutta una serie di micromessaggi premonitori, volutamente non fuorvianti, ma sempre progressivamente illuminanti.
Filmare il dubbio, l'incertezza, evitare l'affermazione, la cronaca, significa interrogarsi: risalire dagli effetti alle cause. Perchè l'autore ci obbliga ad interrogarci sulle cause, evitando l'idea di spiegare tanti piccoli, apparentemente insignificanti dettagli, tante piccole, progressive prese di potere che fanno si che un individuo finisca per avere il sopravvento su un altro. Il regista riesce così a creare un linguaggio significante e autonomo che trascende il contesto del racconto: il noir rosso sangue va riconosciuto e lodato come tale. |