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A New York, nella seconda metà del 19° secolo, varie bande lottano per spartirsi il territorio e la gestione degli affari illeciti nella zona dei Five Points. In questo contesto si sfidano due bande, i 'Dead Rabbits', guidati dal giovane Amsterdam Vallon, ed i 'Native American', condotti dallo spietato Bill Poole detto 'The Butcher', il macellaio. |
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"America was born in the street".
Storie di tradimenti, storie di cuori spezzati. "Gangs of New York" è il racconto della vendetta del padre sovrapposto ad una storia d’amore senza rilievo. È anche il ritratto di una New York delle origini; una città dove la violenza è permanente.
I legami di sangue sembrano al centro dei conflitti. Il "primo piano" del film si apre sullo scontro tra 'Nativi' e 'Conigli Morti'. Una carneficina introduttiva estetizzata dal sangue sulla neve. Come nei film di Kubrick, lo spirito del "clan" maschera qui un individualismo violento: il solo legame sociale è quello che inventa la gang per sopravvivere. La folla si ribella non tanto contro le istituzioni quanto contro se stessa in una violenza disorganizzata.
Le piccole canaglie di "Mean Streets" sono cresciute e sono diventate dei Goodfellas, dei mafiosi italo-americani che vivono fuori dalle leggi, con leggi autonome che permettono loro di realizzare il loro 'sogno americano'. Scorsese ha filmato molto (in Casinò per esempio) l'autodistruzione del gruppo dentro ad una società con delle leggi. In questo film, le gang non sono ai margini della società, sono la sua immagine, la dirigono e la conducono col suo consenso. Scorsese filma New York. Five Points, la sua piazza, e le sue vie formano il cuore di una corte dove la bestia gode dello spettacolo della morte dell'altro. La violenza da vedere è piuttosto una violenza da vivere. La folla si deruba, si uccide, in una guerra di tutti contro tutti. La gang è una folla sadomasochista.
Onore e sfida, coraggio e paura, diventando carne, azione, passione e cronaca; "Gangs of New York" è un opera "rock" dove si preferisce il coltello al fucile; una grande pittura di guerra, un western che assume il tema edipico del figlio che ritorna per assumere le ferite inferte al padre, l'ambiguità del rapporto vendicativo fra vittima e carnefice.
Golden Globe 2002 a Martin Scorsese come miglior regista e per la migliore canzone originale ("The hands that built America" degli U2).
10 nominations agli Oscar. |
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Commenti del pubblico |
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