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Recensione: Qualcuno con cui correre

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Qualcuno con cui correre
titolo originale Someone to run with (Mishehu Larutz Ito)
nazione Israele
anno 2007
regia Oded Davidoff
genere Drammatico
durata 118 min.
distribuzione Medusa Film
cast B. Belfer (Tamar) • Y. Bar-Or (Asaf) • Y. Mendelson (Shai) • R. Matatov (Shelly) • T. Grad (Pesach) • D. Steg (Tzahi) • N. Polani (Theodora)
sceneggiatura N. Stollman
musiche R. Shem-Tov
fotografia Y. Scharf
montaggio R. Omer
uscita nelle sale 21 Novembre 2008
media voti redazione
Qualcuno con cui correre Trama del film
Un giorno ad Assaf, un timido sedicenne che lavora in un canile di Gerusalemme, viene chiesto di ritrovare a chi appartiene Dinka, un labrador trovato abbandonato per le strade della città. Cimentandosi nelle ricerche il ragazzo scoprirà giorno dopo giorno qualcosa che lo avvicinerà alla vicenda del proprietario dell’animale, facendolo sentire in qualche modo legato a quella persona da rischiare anche la vita pur di trovarlo. Inseguimenti, scoperte dolorose e piacevoli accompagneranno la sua corsa per le strade della città, finché non scoprirà fino in fondo la verità.
Recensione “Qualcuno con cui correre”
a cura di Giordano Rampazzi  (voto: 6)
Tamar insegue Shai. Assaf insegue Tamar. Di corsa, per le strade di una Gerusalemme di droga, sfruttamento minorile ma anche tanta generosità. Al seguito Dinka, un affettuoso labrador in cerca della sua padrona. Questa in breve la trama – tratta dal romanzo “Someone to run with” di David Grossman, in Italia in questi giorni per accompagnare l’uscita del suo nuovo libro - su cui l’israeliano Oded Davidoff si cimenta per creare la sua nuova pellicola. Questa storia d’amore, amicizia e coraggio si snoda come un puzzle, attraverso continui flashback (a volte fuorvianti) e inquadrature ricercate che contribuiscono a dare significato alla narrazione, e lo spettatore è chiamato a ricostruirne uno per volta i tasselli, rischiando di rimanere deluso nello scoprire una dose di retorica a volte troppo marcata. Di indubbia bellezza la colonna sonora, in particolare nei testi in lingua, che alterna melodie di voce e chitarra a un buon ritmo, necessario a sostenere quelle corse nelle strade di una città accecata dal sole.
Qualcuno con cui correre è un film che parla agli adolescenti, con il linguaggio degli adolescenti e, nonostante si ponga in un’ottica didattica, al contrario di molti altri prodotti per il mercato “under 20”, manca di qualcosa. Caricando troppo la mano su un buonismo di fondo che fin dall’inizio rende la storia e i personaggi inverosimili, rende improbabile l’identificazione e rischia di essere un film da digerire senza fatica.
Enigmatica la scritta sul cartello, in una delle ultime sequenze: “Benedetto chi entra in Gerusalemme”.
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