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Turk e Rooster sono due esperti veterani del New York Police Department prossimi alla pensione, chiamati ad indagare su un omicidio che sembra avere legami con un caso risolto molti anni prima. Nell'arco di breve tempo l'assassino, convinto di essere un vigilante al servizio della comunità, si rivela essere un serial killer: su ogni vittima lascia poesie di quattro righe ispirate agli omicidi appena commessi... |
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Turk e Rooster sono pluridecorati detective della polizia di New York e colleghi per la pelle, il loro ultimo incarico è sempre il primo e ora prevede di seguire un misterioso serial killer che lascia poesie purificatrici sulle sue vittime sempre delinquenti, una sorta di giustiziere della notte che colpisce dove la giustizia ha fallito.
Cupo il primo, scanzonato l'altro, i due duellano abilmente fino a dove il loro ruolo lo consente, riescono a interpretare un film difficilmente accettabile, spesso più simile ad una serie televisiva che a un vero e ben fatto film di genere.
Storie a incastro senza nessuno scavo, montaggio frenetico e mai un sospiro. Solo le facce di Al e Bob si divertono a incrociarsi, a cercarsi, a inventare con gli occchi quello che la sceneggiatura non esprime.
John Avnet che aveva già diretto Al Pacino in “88 minutes”, si limita a fare i compiti e forse mai riuscirebbe ad andare oltre la primitiva e necessaria capacità di riprendere due fuoriclasse in azione. Non esprime particolari, trascura ogni possibile spessore psicologico, lascia interagire tutto in forma precostituita senza sorprendere e neanche offendere.
Turk ha concesso la sua vita all'indagine, è iroso e sofferente o meglio De Niro lo rende tale, impreziosendo di espressioni un onesto poliziotto che è infallibile solo con la pistola.
Rooster è più interessante, ha l'aria del predestinato e Pacino interpreta il suo spazio con tale leggerezza da diventare spessore puro, straordinario quando gioca con la scena.
Il resto del cast ammira i due e si lascia incantare a tal punto da non riuscire mai ad offrire un convincente contorno.
La sensazione è quella di un film di cui nessuno sentiva veramente il bisogno anche se è altrettanto onesto ammettere che vedere i due colossi insieme vale sempre la pena; perlomeno per la rarità dell'evento, son passati ben tredici anni dall'ultima volta, quando Michael Mann li mise uno contro l'altro nel bellissimo “Heat – la sfida”. |
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News sul film “Sfida senza regole” |
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De Niro - Pacino, icone a confronto (17 Settembre 2008)
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